Un migrante che si trovava a bordo della Moby Zazà, la nave-quarantena al largo di Porto Empedocle, è morto dopo essersi gettato dall'imbarcazione. Il fatto è avvenuto la notte scorsa. Lo conferma all’Agi la Croce Rossa. Il corpo del migrante è stato ritrovato e, si apprende da fonti giudiziarie, sono in corso indagini su quanto accaduto. Si sarebbe trattato di un suicidio, commesso da un uomo in «una situazione di stress». A lanciare l'allarme "uomo in mare" sono stati i connazionali della vittima. La Guardia di Finanza e la Capitaneria di porto hanno avviato le ricerche con le motovedette. Si sono anche alzati in volo un elicottero e un aereo della Guardia costiera. La Procura di Agrigento ha incaricato la Gdf di occuparsi delle indagini per scoprire cosa effettivamente sia accaduto, e le ragioni per cui il migrante abbia deciso di gettarsi in acqua. Difficile pensare, affermano gli investigatori, che il giovane tunisino abbia voluto raggiungere a nuoto la costa agrigentina anche perché le condizioni del mare sono proibitive: forza 5.