Rischia di essere un sabato davvero difficile per gli incendi in Sicilia. La protezione civile infatti ha diramato un' allerta rossa per molte zone dell'Isola, come le province di Palermo, Messina, Agrigento e Trapani, dove secondo le previsioni, anche meteo, ci potrebbe essere una forte possibilità di vedere roghi gravi come quelli di questi ultimi giorni. Semplicemente torneranno le alte temperature, con un forte vento di scirocco che potrebbe spingere le fiamme.
"Un’ampia e profonda struttura depressionaria, centrata sulla Penisola Iberica, continua a determinare la risalita di un flusso caldo e umido sud-occidentale sulle regioni centro-meridionali italiane e una spiccata instabilità sulle quelle settentrionali, con rinforzo generale della ventilazione meridionale - si legge dell'avviso -. Nei prossimi giorni l’attenuazione del flusso favorirà una diminuzione dell’instabilità; al nord domani si prevedono ancora fenomeni, specialmente sulle aree alpine ed appenniniche, e domenica l’instabilità diminuirà, mentre al centro-sud il tempo sarà prevalentemente stabile e temperature elevate"
Intanto canadair ancora in azione a Palermo per domare gli incendi che da mercoledì scorso sono divampati a macchia di leopardo in tutta la provincia, anche se la situazione sembra comunque migliorata rispetto alle scorse 48 ore. Da ieri pomeriggio interventi aerei per arginare le fiamme che si sono sviluppate nella zona di Baida, dove il fuoco si è propagato tra la macchia mediterranea e il bosco, a Monte Cuccio e a San Martino. Impegnati incessantemente con di verse squadre anche i vigili del fuoco del comando di Palermo che hanno ricevuto centinaia di telefonate.
Alcune zone di Palermo, questa mattina, si sono svegliate con una densa nube di fumo che ha preoccupato non poco i residenti. Altri focolai, sempre di macchia mediterranea, anche a Caccamo, a Giardinello e a Monreale.
Secondo i dati della Prefettura di Palermo, in 48 ore è stato impiegato un modulo operativo terra-aria che ha visto impegnati 200 uomini, 30 automezzi e 36 squadre dei Vigili del Fuoco, 6 pattuglie di personale e autobotti del Corpo Forestale della Regione Siciliana e, per il tramite della Protezione Civile regionale, 3 associazioni di volontariato, con volontari e 5 mezzi, mentre la Città Metropolitana ha dato la disponibilità di 4 autobotti.
L’ultimo focolaio in corso di spegnimento è quello di carattere boschivo che ha colpito il monte Cuccio, dove sono ancora impegnati i canadair, le squadre dei Vigili del Fuoco con il supporto dei volontari della Protezione Civile Regionale e le pattuglie delle Forze di polizia e del Corpo forestale.
Gli incendi, che hanno riguardato in particolare vaste aree boscate ricadenti nei territori di Borghetto, Altavilla Milicia, Collesano, Misilmeri e Palermo, a causa delle condizioni metereologiche, si sono propagati, incombendo su aree con abitazioni, anche stagionali.
Per prevenire e contenere il potenziale pericolo di possibili incendi di interfaccia, nelle aree interessate dal fuoco ricadenti nei comuni di Borgetto e di Altavilla Milicia, sotto il costante controllo del personale dei Vigili del Fuoco e delle Forze di Polizia, con il supporto dei volontari della Protezione Civile Regionale e dei Sindaci interessati, si è proceduto alla temporanea evacuazione delle abitazioni, nelle quali i residenti hanno poi fatto rientro. L’attività di osservazione e monitoraggio della situazione prosegue, comunque, con la pronta reperibilità delle componenti tecniche del sistema, unitamente all’attenzione delle Forze di Polizia nell’ambito dell’attività di prevenzione e controllo del territorio anche in funzione di tempestive segnalazioni alle sale operative.
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