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Scosse di terremoto in Sicilia nell'ultimo mese, l'esperto: "Nessuna anomalia e nessun allarme"

Negli ultimi dieci giorni alcune scosse di terremoto sono state avvertite in Sicilia. L’ultima, registrata ieri nella zona di Trapani di magnitudo 3.3, ha provocato momenti di paura ma nessun danno.

Nessun motivo di preoccupazione secondo Raffaele Azzaro – ricercatore della sezione osservatorio Etneo di Catania dell’INGV. “Non c’è un aumento di terremoti in Sicilia, quelli registrati nel mese di aprile e la scossa di ieri nel Trapanese non sono dovuti a particolari anomalie – spiega Azzaro -. Dobbiamo ricordarci sempre che la Sicilia è una regione sismica”.

Il ricercatore dell’osservatorio Etneo di Catania dell’Ingv fa anche dei riferimenti storici ai terremoti che hanno colpito la Sicilia: “La nostra Isola nel corso degli anni è stata colpita anche da fenomeni sismici abbastanza gravi. Basti ricordare il terremoto di Palermo del 2002 di magnitudo 5.6 o quello che si verificò a Messina nel 1908 di magnitudo 7.1”.

A proposito della scossa registrata ieri nella zona di Trapani, che ha allarmato i residenti della zona, il ricercatore dell’Ingv rassicura: “Questa è una zona a basso rischio sismico. I terremoti ovviamente ci sono ma sono poco frequenti". Ed elenca quelli più rilevanti che hanno colpito la zona in prossimità della città di Trapani: "Nel 1823, nel 1828 a Marsala in prossimità della costa, nel 1981 lungo la costa a Mazara del Vallo e infine il più recente nel 1995 alle Egadi con lievi danni”.

In Sicilia, spiega Azzaro, ma lo dimostra anche la frequenza degli eventi, sono soprattutto due le zone col più alto rischio sismico: “Innanzitutto l'area dell’Etna, ma si tratta di terremoti di magnitudo medio–bassa con qualche piccola eccezione, come nel 2018. L'altra zona con un’alta frequenza di terremoti è quella tra i Nebrodi e le Madonie”.

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