
Atei ed agnostici non possono essere discriminati. Con una sentenza della Cassazione viene stabilito che gli atei e gli agnostici hanno lo "stesso diritto paritario dei fedeli delle diverse religioni di professare il loro credo 'negativo'" ed è "vietato discriminarli nella professione di tale pensiero" del quale possono fare libera propaganda, con l’unico limite - valido per tutti - di non offendere "la fede altrui".
La Cassazione ha infatti accolto il ricorso della Unione atei agnostici razionalisti contro il Comune di Verona che gli aveva negato di affiggere manifesti.
1 Commento
Alessio Palmisano
17/04/2020 19:40
Ma nella maggior parte dei casi la fede altrui la offendono eccome. Non capisco tutta questa attenzione, semmai sono i credenti ad essere discriminati, specialmente i cristiani e tra questi soprattutto i cattolici. Si prodigano a cancellare la fede negli altri, a insinuare dubbi. Bah...