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Coronavirus, stagione balneare a rischio in Sicilia ma per i lidi stop ai canoni delle concessioni

In Sicilia, almeno per ora, la stagione balneare non partirà. L'avvio, previsto per legge il primo maggio, è stato sospeso a data da destinarsi. La decisione rientra tra le iniziative di contenimento del contagio da Coronavirus, adottate dall'assessorato alla Salute  Sono stati sospesi, per adesso, anche tutti i lavori di campionatura delle acque.
Intanto, nell'Isola, i gestori delle strutture balneari saranno esonerati per l'anno 2020 dal pagamento dei canoni delle concessioni demaniali marittime. Lo prevede una delle norme inserite nella nuova finanziaria d'emergenza che il governo Musumeci sta mettendo a punto.
«Non sappiamo ancora se la stagione risulterà completamente compromessa ma, in ogni caso, l'esonero dal pagamento dei canoni demaniali potrà contribuire ad agevolare la ripresa economica delle attività turistico-balneari. Un settore che, al pari di tantissimi altri, inevitabilmente subirà un forte contraccolpo da ciò che stiamo vivendo. Nessuno, comunque, sarà abbandonato e, se necessario, studieremo nuove e più importanti misure di sostegno». Lo ha dichiarato l'assessore al Territorio Toto Cordaro nel corso di una videoconferenza organizzata, questa mattina, da CNA Balneari Sicilia, alla presenza del coordinatore nazionale Cristiano Tomei, di quello regionale, Gianpaolo Miceli,  del  portavoce regionale, Guglielmo Pacchione, e dei vertici regionali della Confederazione: il presidente Nello Battiato e il segretario Piero Giglione.
Ma il provvedimento più atteso riguarda il decreto che dovrà delineare le procedure e le modalità per consentire ai possessori degli stabilimenti di ottenere l’estensione delle concessioni demaniali per 15 anni, in osservanza ad una apposita legge regionale, varata lo scorso mese  di dicembre dal Parlamento siciliano. Nel corso della prossima settimana in Commissione, presieduta dal deputato Giusy Savarino.
“Non possiamo che essere soddisfatti –  sottolinea la governance della CNA – per le risposte che arrivano dalla Regione in ordine a queste due criticità, per le quali abbiamo avviato da tempo e stretto una costante interlocuzione con l’assessore Cordaro e con l’intera Commissione.  Esprimiamo apprezzamento per la sensibilità e la disponibilità mostrate dalle Istituzioni politiche della Regione, con le quali manterremo un proficuo rapporto di collaborazione e di azione propositiva, anche con la predisposizione di nuove proposte,  nell’interesse del mondo produttivo che rappresentiamo. In riferimento all’estensione fino al 2033 delle concessioni demaniali, la cui scadenza originaria era fissata per fine anno, si tratta di un importante traguardo. In assenza infatti di certezza rispetto alla continuità aziendale, i titolari degli stabilimenti non potrebbero avviare alcun intervento di investimento, anche perché nessuna banca aprirebbe i cordoni del credito. Allo studio della CNA ci sono altre proposte, da sottoporre all’attenzione dell’assessore Cordaro ma anche del Governo nazionale, per provare a mitigare gli effetti devastanti provocati dalla diffusione del Covid19 e per agevolare la ripresa economica post-coronavirus. Per quanto riguarda i balneari, è stato convenuto di presentare una specifica richiesta che accomuni gli stabilimenti ai cantieri edili nell’ambito della calendarizzazione della riapertura delle attività. Tutto questo per favorire la manutenzione e il montaggio delle strutture per tempo”.

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