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Approfitta dell'asilo chiuso per il coronavirus per derubarlo, arrestato ad Alia

Da buon cittadino doveva restare a casa nel rispetto delle rigide restrizioni per il contrasto del coronavirus. E invece ha pensato di approfittare del lungo periodo di assenza del personale scolastico nella scuola per fare incetta di tutto quel che poteva. Ma non ha fatto i conti con l’intensificarsi dei controlli sul territorio operato dalle forze dell’ordine che lo hanno beccato in flagranza di reato.

Salvatore Cirino, 37 anni, pregiudicato, è stato arrestato ieri sera dai carabinieri della caserma di Alia mentre era ancora all’interno dei locali della scuola dell’infanzia intento a mettere dentro alcuni grandi sacchi utilizzati per la raccolta differenziata materiale didattico e di cancelleria, nonché decoder, amplificatori e sussidi multimediali utili alla formazione dei più piccoli. Il valore complessivo della refurtiva, che è stata interamente recuperata e riconsegnata al legale rappresentante dell’istituzione scolastica, ammontava a circa due mila euro.

Ieri, al calar del sole, Cirino si era introdotto all’interno dei locali scolastici di via Kennedy forzando dapprima la recinzione e successivamente un infisso esterno. Una volta dentro stava recuperando indisturbato la refurtiva, ma è stato sorpreso in flagranza dai carabinieri di Alia, guidati dal maresciallo Alberto Castello, avvertiti da alcuni vicini di casa che avevano notato strani movimenti nella zona. Alla vista dei militari Cirino ha tentato di darsi alla fuga, ma è stato bloccato e arrestato con l’accusa di tentato furto aggravato.

Oggi si è celebrato il processo per direttissima dinanzi al Giudice monocratico del tribunale di Termini Imerese Claudia Camilleri che ha accolto la richiesta del Pubblico ministero Daniele Di Maggio di convalida dell’arresto. Il giudice ha addirittura ritenuto ancora più grave il reato commesso dal giovane aliese rubricandolo come tentato furto pluriaggravato.

Secondo il magistrato termitano, Cirino ha agito con spregiudicatezza in periodo di Covid-19, operando con violenza sulle cose e contro una struttura pubblica. Acuita, quindi anche la pena. Il trentasettenne pregiudicato aliese è stato condannato a due misure cautelari: l’obbligo di dimora nel comune di residenza e la permanenza a casa dalle 19 alle 7 del giorno seguente. Tutto questo fino a ottobre, mese in cui inizierà il processo di primo grado.

Plauso alle forze dell’ordine arriva dall’amministrazione comunale. “Quello che stanno svolgendo i militari dell’Arma aliese anche in questi giorni di emergenza sanitaria è un ottimo lavoro - si legge in una nota del Comune –, a tutela della sicurezza e della salute dei cittadini”.

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