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Coronavirus, a Villafrati la metà dei nuovi casi in Sicilia: crescita contenuta, ma i morti salgono a 20

Villafrati, zona rossa

A Villafrati la metà dei nuovi casi di coronavirus accertati oggi in Sicilia. Complessivamente risultano ancora contagiate 799 persone nell'Isola, ovvero 118 in più di ieri secondo il bollettino aggiornato alle 12 dalla Regione. Significa che l'incremento, se si esclude il caso della casa di cura in provincia di Palermo, è contenuto. Sale a 20, però, il numero delle vittime (una a Caltanissetta, Messina, Palermo e Siracusa, 2 ad Agrigento, 6 a Enna e 8 Catania).

Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 7.170. Di questi sono risultati positivi 846, ma attualmente ne risultano 799 perché 27 sono già guariti e 20 deceduti. Il numero dei casi cresce notevolmente in provincia di Palermo a causa dei contagi a Villafrati e raggiunge quota 159. Ecco la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento 43, Caltanissetta 39, Catania 272, Enna 55, Messina 133, Ragusa 8, Siracusa 48, Trapani 43.

Sono ricoverati 337 pazienti (45 a Palermo, 123 a Catania, 70 a Messina, 1 ad Agrigento, 18 a Caltanissetta, 29 a Enna, 11 a Ragusa, 24 a Siracusa e 16 a Trapani) di cui 67 in terapia intensiva, mentre 462 sono in isolamento domiciliare, 27 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 5 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa).

Sul fronte dell'assistenza sanitaria, l'assessore regione Ruggero Razza rassicura: "Siamo impegnati nel piano di realizzazione delle unità di terapia intensiva: più di 200 sono operative e di queste 60 occupate e stiamo lavorando per dedicare nel più breve tempo possibile oltre 500 posti di terapia intensiva ai pazienti Covid. Abbiamo calibrato il sistema su una valutazione epidemiologica che vede in Sicilia una forbice possibile di contagi tra i 4.500 mila e i 7.000: per prudenza abbiamo deciso di attestarci sul dato massimo».

Previsioni, ha detto oggi «che ci portano a lavorare per garantire nei tempi più rapidi tutti quei posti di terapia intensiva. La Protezione civile ci ha consegnato 13 ventilatori, i primi dati alla Sicilia, ma siamo al lavoro per potere, entro il 10 aprile, dotare tutte le unità».

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