Un’imbarcazione con 16 migranti, fra i quali due donne incinte, è approdata ieri direttamente nel porto di Lampedusa. Con questo sbarco salgono complessivamente a 91 le persone che si trovano nell’Hotspot dell’isola. La capienza massima della struttura di prima accoglienza è stata raggiunta e per domani, in previsione di nuovi arrivi o soccorsi, è previsto un trasferimento dei migranti verso Porto Empedocle. Ma all'orizzonte sembra esserci un nuovo problema, con il primo caso di coronavirus in Africa e c'è già chi chiede più controlli e perfino lo stop degli sbarchi da quel continente.
"C'è un solo caso in un continente enorme, a noi molto vicino. La situazione va valutata giorno per giorno con la massima serietà. Ora non servono provvedimenti ad hoc oltre a quelli già disposti per porti e aeroporti", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza.
"Siamo arrabbiati perché il fenomeno migranti in Europa non è stato mai affrontato in maniera globale". Così il sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, a margine dell’incontro «Semi di Lampedusa» al Parlamento europeo, che vede coinvolti decine di studenti di diverse scuole italiane ed europee. "Noi - ha sottolineato Martello - riusciamo a mettere attorno a un tavolo tantissime scuole europee e tantissime scuole italiane, dove i giovani si riescono a riunire. In Europa" invece "non si riesce a parlare con un’unica voce e con un unico sentimento", su come affrontare il problema delle migrazioni.
"Se il rischio di contagio del coronavirus dall’Africa è «reale», allora bisogna «alzare la guardia nei controlli sanitari sugli immigrati sia al momento dello sbarco, sia durante i periodi di permanenza nei centri d’accoglienza e CPR fermo restando che la soluzione, anche in questo caso, è la chiusura dei porti agli immigrati clandestini e la valutazione di una sospensione temporanea dei voli provenienti dal continente africano». A chiederlo è Eugenio Zoffili, capogruppo della Lega in commissione Affari Esteri alla Camera e presidente del Comitato Bicamerale di controllo sull'attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol e di controllo e vigilanza in materia di Immigrazione.
Purtroppo è certo che sia arrivato anche in Africa il contagio, a maggior ragione controllare chi entra e chi esce nel nostro Paese non è un diritto ma un dovere". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso di una diretta Facebook, citando un suo sostenitore che commenta "se scende da un barcone uno col Coronavirus denuncio il ministro per attentato alla salute pubblica".
«Quanto dichiarato oggi dal direttore scientifico dell’Istituto San Gallicano di Roma, Aldo Morrone, conferma i timori che da giorni esprimiamo: l’arrivo del coronavirus in Africa potrebbe scatenare una vera e propria pandemia e ciò rappresenterebbe un problema globale per tutti. Fratelli d’Italia insiste nel chiedere che, proprio come per il blocco dei voli da e per la Cina, il governo italiano si attivi per l’attuazione di un blocco navale al fine di impedire l'arrivo via mare di potenziali affetti da Covid-19, sul cui
controllo sanitario prima di imbarcarsi verso le nostre coste nutriamo diversi dubbi. Ribadiamo che la salute pubblica deve
essere in cima alle priorità di qualunque governo, chiediamo pertanto al ministro Speranza di proseguire sulla strada dell’efficienza e di valutare positivamente quella che secondo noi rappresenta una efficace contromisura rispetto al rischio di importare il virus dall’Africa». Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
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