Il coronavirus fa la prima vittima fuori dai confini della Cina. Si tratta di un uomo di 44 anni morto ieri nelle Filippine: lo riferisce l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L’uomo, un cittadino cinese residente a Wuhan, la città individuata come il focolaio dell’ epidemia, aveva manifestato i sintomi del nuovo coronavirus durante un viaggio nelle Filippine. «È il primo decesso noto fuori dalla Cina», ha spiegato Rabindra Abeyasinghe, il rappresentante dell’Oms a Manila, ed è anche il primo da quando molti Paesi hanno deciso di chiudere le frontiere negli sforzi per limitare il contagio. Il numero di morti a causa dell’epidemia ha raggiunto, in base ai dati aggiornati a ieri, quota 304 in Cina, con contagi accertati saliti a 14.411. Intanto, è partito da Pratica di Mare, a quanto si apprende, il Boeing KC767 dell’Aeronautica militare che domani riporterà in patria gli italiani rimasti a Wuhan, dopo l’isolamento della città da cui si è diffusa l’epidemia di coronavirus. L’aereo è decollato intorno alle 6. A bordo 16 persone: 10 membri dell’equipaggio (di cui 4 piloti) e 6 unità del team sanitario composto da 4 militari e 2 dipendenti del ministero della Salute. Il rientro è previsto alle 8 circa di domattina, sempre a Pratica di Mare. Quuesta mattina riunita la task-force coronavirus 2019-nCoV del ministero della Salute alla presenza del ministro della Salute, Roberto Speranza, e del commissario straordinario, il capo del Dipartimento della protezione Civile, Angelo Borrelli. «È stato fatto il punto della situazione sui controlli e sulle misure che riguardano porti e aeroporti - spiega il ministero - e sulla partenza del volo militare che riporterà nel nostro Paese gli italiani da Wuhan su cui è imbarcato anche il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri. Un focus è stato dedicato al servizio 1500 e alle domande più frequenti poste da cittadini italiani e stranieri al numero verde». L’Italia, dopo la dichiarazione dello stato d'emergenza, è l'unica nel Vecchio Continente ad adottare una misura drastica: la sospensione dei visti per i cittadini cinesi. Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli,pensa di estendere a tutti i passeggeri in arrivo negli aeroporti i controlli sanitari per la prevenzione del contagio del coronavirus. «Vogliamo ricorrere a uno strumento, un termoscanner automatico, che misuri la temperatura in tempo non reale non solo ai passeggeri di un determinato volo ma a chiunque esca dall’area arrivi», dice Borrelli intervistato dal 'Messaggero'. «Ci vorrà un pò - riconosce - nel frattempo ci affideremo ai metodi tradizionali misurando la febbre sui voli che potenzialmente sono la conclusione di una connessione dalla Cina. Sono 250 circa ogni giorno».