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Coronavirus, passeggeri sbarcati a Civitavecchia: il racconto dei siciliani sulla nave

Hanno iniziato a sbarcare dalla Costa Smeralda ormeggiata al porto di Civitavecchia i 1143 passeggeri che avrebbero dovuto sbarcare ieri e che sono rimasti bloccati a bordo per il sospetto caso di Coronavirus, poi rientrato.

A bordo anche due trapanesi. I coniugi Vincenzo e Mariella Ferlito e con loro viaggiano altri altri quattro adulti ed una bambina. Il loro racconto è riportato in un articolo di Laura Spanò sul Giornale di Sicilia.  «Una giornata da dimenticare – dicono tutti - Solo nel tardo pomeriggio (di ieri, ndr) - dice Vincenzo Ferlito –dopo una giornata infernale abbiamo potuto fare rientro nelle cabine e riposarci. É stata una giornata di caos più totale. Non abbiamo potuto acquistare nulla a bordo, i negozi sono rimasti chiusi, una bottiglietta di acqua o di altro l’abbiamo pagata a prezzi esorbitanti. Eravamo in condizioni psicologiche estreme. Molti di noi avevamo le valigie già sbarcate, nessun cambio, con i bambini senza pannolini e allo stremo. Di tanto in tanto sentivamo l’annuncio del personale della nave che ci ricordava che si trattava di una emergenza dell'organizzazione mondiale della sanità, e di stare tranquilli. Ma come si poteva stare tranquilli?».

La procedura era scattata in seguito alla segnalazione di una coppia di Hong Kong, marito e moglie, con sintomi respiratori. La donna, 54 anni, con febbre. La coppia in giornata è stata portata allo Spallanzani di Roma. L'allarme è poi rientrato ieri nel pomeriggio. Dopo l'ok delle autorità mediche, è stato dato il via libera allo sbarco, avviato questa mattina.

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