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I primi nati in Sicilia del 2020: a Catania festa per Riccardo, a Messina Alessandro

Ecco i primi bimbi nati in Sicilia nel 2020. A Catania è un maschietto, si chiama Riccardo e pesa 3,3 chili. Il piccolo è venuto alla luce all'ospedale Garibaldi 25 minuti dopo la mezzanotte.

Il bebè è in ottime condizioni di salute ed è il quinto figlio.

Il parto è avvenuto nel reparto di ginecologia e ostetricia diretto da Giuseppe Ettore. Tra lo staff presente,  i medici Elisa Pappalardo e Nicolò La Ferrera, l'ostetrica Viviana Manardo e l'infermiera Veronica Izzia.

Alessandro D'Antoni è il primo bimbo messinese a salutare l'anno nuovo: 3,360 chilogrammi di tenerezza per la gioia di mamma Alice, 34 anni e papà Francesco, 31 assieme al fratellino Edoardo, 14 mesi. Alessandro è venuto alla luce all'ospedale Papardo alle 11,54 con parto spontaneo, eseguito dai dottori Domenico Certo e Annamaria Pulia. Al Policlinico è stata Vanessa Mancuso la prima bimba a vedere la luce alle ore 12,58. La piccola, nata con parto spontaneo eseguito dalla ginecologa Donatella Amadore con la sua equipe, pesa 2,980 chilogrammi e sta bene. Felicissimi i genitori Ines, 32 anni e Antonino, 47.

Alle 00:34 a Ragusa all'ospedale Giovanni Paolo II è nato Benedetto Mariano Campo ed il primo bimbo venuto alla luce nel 2020 nella provincia ragusana. Pesa 2,6 chili e sta benissimo. La sua mamma si chiama Anna Spatola. Il parto è stato assistito dalla dottoressa Nella Ragonese e dalle ostetriche Agosta e Giuliano.

A Palermo i primi nati sono due gemellini, Aurora e Francesco. Il parto è avvenuto intorno all'1 all'ospedale Buccheri La Ferla.

La prima nata a Siracusa si chiama Giuseppina, pesa oltre 3 chili ed è nata all’ospedale Umberto I. E’ la secondogenita di Natale Pelligra, 26 anni, e Francesca Galota, 22 anni, residenti a Pachino, ed è venuta alla luce alle due. Giuseppina e la mamma godono di ottima salute.

E’ nato alle 9.33 del primo gennaio un maschietto di oltre 3,5 kg, nato all’ospedale di Sant’Agata Militello da una giovane coppia di un centro nebroideo. Le condizioni cliniche generali della puerpera , giunta al termine del periodo di gravidanza, al suo arrivo all’ospedale santagatese non ne consentivano in sicurezza il trasferimento al più vicino nosocomio di Patti, come da protocollo dopo la chiusura del punto nascita, e dunque il parto è stato eseguito in assoluta sicurezza dall’equipe di turno ai reparti di ostetricia e ginecologia e di pediatria, intervenuti come sempre con assoluta professionalità e puntualità. Che sia di buon auspicio per la riapertura del punto nascita santagatese che ha dimostrato ancora una volta la sua posizione strategica per gli utenti, coprendo un bacino territoriale a cui fanno riferimento oltre 80 mila potenziali pazienti

 

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