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Sei anni fa la strage di migranti con 366 morti: Lampedusa si ferma, gli eventi

Ricorre il sesto anniversario di una delle più gravi stragi di migranti del Mediterraneo: un’imbarcazione con oltre 500 persone affondò quando ormai si trovava di fronte la costa di Lampedusa. Morirono 366 migranti, 155 furono salvati. Il Comune di Lampedusa e Linosa è ente capofila del progetto comunitario «Snapshots from the Borders», che organizza e promuove una serie di iniziative a Lampedusa e in 29 città europee per promuovere la petizione per chiedere all’Ue che il 3 ottobre diventi «Giornata europea della memoria e dell’accoglienza».

«Per costruire un futuro migliore - dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa - dobbiamo custodire la memoria. Solo ricordando quello che è successo, possiamo impegnarci per impedire che accada di nuovo». A Lampedusa la prima iniziativa si è svolta alle 3,30 di notte, l’ora in cui avvenne il naufragio, in piazza Piave, con l'inaugurazione del memoriale «Nuova speranza», opera voluta e ideata da Vito Fiorino con il supporto di Gariwo - Consorzio per la foresta dei giusti - Milano» e dell’architetto Gaia Rossi.

Alle 9, la marcia da piazza Castello verso la Porta d’Europa dove si terrà un momento di raccoglimento con i superstiti del naufragio, gli studenti, la comunità locale. Poi si salirà a bordo dei pescherecci per la deposizione in mare di una corona di fiori. Altre iniziative si svolgeranno nel pomeriggio. L’elenco è su snapshotsfromtheborders.eu/italy-capital-events/

Le città coinvolte sono: Amsterdam, Atene, Berlino, Bratislava, Bruxelles, Bucarest, Budapest, Copenaghen, Dublino, Helsinki, La Valletta, Lisbona, Londra, Lubiana, Lussemburgo, Madrid, Parigi, Praga, Riga, Sofia, Stoccolma, Tallin, Varsavia, Vienna, Vilnius, Zagabria, Agios Athanasios (Cipro), Mostar (Bosnia-Erzegovina), Palermo.

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