Sabato 23 Novembre 2024

Open Arms, ispezione a bordo: "Nessuna emergenza". Migranti si gettano in mare

Secondo quanto si apprende dall’ispezione sulla Open Arms, disposta dalla Procura di Agrigento, non sarebbero emerse particolari criticità igienico-sanitarie da far scattare l’emergenza.  L'ispezione è stata effettuata ieri per verificare le condizioni igienico-sanitarie nella nave dove si trovano 107 naufraghi. I migranti sono ammassati sul ponte dell’imbarcazione, dormono per terra senza alcun materassino, si coprono con lenzuoli e tovaglie, e secondo la Ong sono psicologicamente stremati. Secondo la relazione dei medici del Cismo ci sarebbero casi di scabbia ma non ci sono al momento conferme istituzionali al riguardo. E’ certo, invece, che ancora non è stata disposto alcuno sgombero. Per 107 migranti, quelli rimasti sulla nave, è il 17° giorno a bordo, con la Open Arms ancora sulla fonda di Lampedusa, di fronte Cala Francese. Ovviamente continuano le polemiche.  «Malati immaginari, minorenni immaginari, adesso emergenze sanitarie immaginarie... La ong Open Arms e i suoi complici stanno raggiungendo il massimo del ridicolo, gli italiani sono buoni ma non fessi». Lo scrive il ministro dell’Intrno, Matteo Salvini, su Facebook. "Giorno 17. Miserabile. Miserabile è chi utilizza 107 esseri umani "senza nome" e dei voluntari come ostaggi per fare propaganda xenofoba e razzista. Complici, tutti quelli che lo permettono e si prendono gioco del loro dolore", dice su Twitter la ong. Diciannove minorenni dei ventisette sbarcati dalla Open Arms saranno trasferiti a Porto Empedocle con il traghetto di linea. Gli altri otto, che hanno ammesso di essere maggiorenni dopo l’evacuazione, rimarranno all’hotspot dell’isola e saranno sottoposti ad accertamenti medici anche per valutare l’età reale. "Non riusciamo più a contenere la disperazione. Non riusciamo più a spiegare. Le parole mancano. Siete dei vigliacchi. #unportosicurosubito". Così su Twitter l’ong spagnola Open Arms, postando un video di quattro migranti che tentano di raggiungere Lampedusa a nuoto, dopo essersi gettati in mare indossando giubbotti salvagente. Tre soccorritori li inseguono e dopo averli raggiunti li riportano a bordo dell’imbarcazione.

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