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Open Arms, il Tar sospende il divieto d'ingresso in Italia

La nave Open Arms

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di Open Arms e ha disposto la sospensione del divieto di ingresso in acque territoriali italiane per permettere il soccorso delle persone a bordo. Lo rende noto la stessa Ong spagnola, la cui nave è da 13 giorni ferma al largo di Lampedusa con 147 migranti a bordo, annunciando che dirigerà ora verso «il porto sicuro più vicino», ossia con tutta probabilità proprio Lampedusa.

"A seguito del ricorso presentato dai nostri legali presso il TAR del Lazio in data 13 agosto 2019 - scrive Open Arms - nel quale facevamo presente la violazione delle norme di Diritto Internazionale del mare in materia di soccorso presenti all’interno del Decreto Sicurezza Bis, lo stesso oggi risponde riconoscendo la suddetta violazione nonchè la situazione di eccezionale gravità ed urgenza dovuta alla permanenza protratta in mare dei naufraghi a bordo della nostra nave».

La Ong sottolinea con soddisfazione «come, ancora una volta, dopo il Tribunale per i Minori, anche il Tar abbia ritenuto di dover intervenire per tutelare la vita e la dignità delle persone e abbia riconosciuto le ragioni della nostra azione in mare ribadendo la non violabilità delle Convenzioni Internazionali e del Diritto del Mare. Seguendo le indicazioni del Tar dunque, ci dirigiamo verso il porto sicuro più vicino in modo che i diritti delle 147 persone, da 13 giorni sul ponte della nostra nave, vengano garantiti».

«Ci dirigeremo verso Lampedusa, secondo il Tar possiamo entrare in acque italiane, ora vediamo in che modo. Verrà assicurato il soccorso alle persone da 13 giorni a bordo della nave». Lo fanno sapere, interpellate dall’Agi, fonti di Open Arms. A quanto riferito tutti i passeggeri a bordo della nave avrebbero bisogno di soccorso e quindi di essere sbarcati.

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