Venerdì 22 Novembre 2024

Da Paternò in Svizzera per l'eutanasia, interrogato il presidente di "Exit"

E' stato interrogato dalla Procura di Catania il presidente della onlus 'Exit Italia' che gestisce il centro di studi e documentazione sull'eutanasia di Torino Emilio Coveri, indagato per istigazione al suicidio in una clinica svizzera di una 46enne gravemente depressa. E' stato sentito dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Angelo Brugaletta, che col procuratore Carmelo Zuccaro sono titolari dell'inchiesta. La notizia è confermata dal sito Internet di Exit Italia sottolineando che la donna ha scelto di "morire dignitosamente in Svizzera", che Coveri ha "risposto a tutte le domande" e che adesso attende "con serenità gli sviluppi di questa vicenda, fiducioso che la giustizia faccia il suo corso". Secondo l'accusa, l'associazione "tramite mail e telefonate" avrebbe "rafforzato la donna nella sua decisione di togliersi la vita". La signora, ha ricostruito Coveri, "era determinata a smettere di soffrire, si era iscritta ad Exit perché sapeva delle possibilità di morte volontaria assistita in Svizzera e ha eseguito autonomamente fino alla fine il suo viaggio". Exit, ha spiegato il presidente dell'associazione, "discute e informa senza mai determinare o rafforzare il diritto all'autodeterminazione in un rapporto diretto che avviene tra le persone e le Associazioni del Volontariato Svizzero, impropriamente chiamate "cliniche", che si occupano di morte volontaria assistita, a cui spetta ogni valutazione medica". "Come Exit-Italia - si legge sul sito della Onlus - abbiamo piena fiducia che lo svolgimento delle indagini confermeranno la liceità del comportamento di Emilio Coveri e ci dispiace che, ancora una volta, siano le querele di alcuni parenti a porre in dubbio volontà e sofferenze di persone che, forse, conoscevano meno bene di quanto ritengano".(ANSA).

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