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Alpinista italiano ferito in Pakistan, raggiunto dai colleghi per i soccorsi

Francesco Cassardo e Cala Cimenti, i due alpinisti italiani feriti in Pakistan

L'alpinista Francesco Cassardo, ferito sulle montagne del Pakistan, e il suo compagno di cordata Carlalberto Cimenti detto Cala, sono stati raggiunti dai colleghi Denis Urubko e Dan Bowie partiti in mattinata dal campo base del Gasherbrum VII.

Cassardo, di professione medico, è in condizioni serie ma "è molto vigile"; dovrà adesso essere trasportato a una quota più bassa e raggiungibile in sicurezza dagli elicotteri. Lo ha detto all'ANSA l'alpinista Agostino Da Polenza, che coordina i soccorsi.

"Visto che l'elicottero non arriva abbiamo deciso di portarlo giù a piedi. Probabilmente cammineremo tutta la notte ma portiamo Francesco in salvo": è il messaggio che l'alpinista Cimenti ha fatto diffondere dopo essere stato raggiunto. Dal campo base, secondo quanto viene riferito, si stanno preparando a muoversi anche due polacchi.

Gli elicotteri non hanno potuto raggiungere oggi i due alpinisti in quanto l'incidente è avvenuto a una quota di 6.200 metri, circa di mille metri superiore a quella considerata di sicurezza per i voli degli elicotteri nelle operazioni di soccorso, soprattutto quando il caldo crea un forte riverbero. L'incidente, ha spiegato Da Polenza, è avvenuto ieri: Cala Cimenti, che aveva raggiunto la vetta del Gasherbrum VII, stava scendendo con gli sci quando ha incontrato Francesco, che saliva molto lentamente probabilmente perché era arrivato in Pakistan da pochi giorni e non aveva avuto un sufficiente acclimatamento. Arrivato al campo, Cala Cimenti ha visto precipitare il ragazzo per 500 metri e ha subito attivato i soccorsi.

Il suo compagno di cordata Cimenti lo ha raggiunto e ha passato la notte con lui, a quota 6.300 metri, tenendosi in contatto con un team di sanitari.  "Ho scavato una piazzola - ha scritto Cimenti in un messaggio diffuso su internet - con un muretto per proteggerci dal vento e ho sistemato Francesco per fargli trascorrere la notte riparato. Fate volare l'elicottero, vi prego".

Nel frattempo la famiglia aveva lanciato un appello al ministro Moavero. "Signor ministro, la prego mi aiuti. Ci aiuti. Mio fratello sta morendo. Siamo arrivati al limite. Se non si alzerà presto un elicottero morirà. Ogni minuto perso è una probabilità in meno di salvarsi per Francesco. Finora ogni intervento del nostro ambasciatore non ha sbloccato la situazione. Chiedo a lei, signor ministro, di fare qualcosa, qualsiasi cosa, per provare a salvarlo". E' il testo del messaggio - rilanciato dal sito internet del Corriere della Sera - indirizzato al ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi da Stefano Cassardo, il fratello di Francesco.

Su impulso del Ministro, la Farnesina e l'Ambasciata d'Italia in Pakistan si sono attivate da ieri presso le Autorità locali, ottenendo l'intervento di soccorso tramite elicottero. "Secondo quanto ci è stato comunicato - afferma il ministero degli Esteri - ragioni imperative di carattere tecnico hanno reso sinora impossibile tale intervento, perché gli elicotteri a disposizione delle unità di soccorso pakistane non hanno potuto effettuare in sicurezza l'operazione considerata l'alta quota dove si trova Francesco Cassardo. Le istruzioni del Ministro all'Ambasciatore sono di impegnarsi al massimo affinché si lavori senza sosta per assicurare i soccorsi necessari. Sono intanto giunti sul luogo dell'incidente due esperti alpinisti che intendono procedere a trasportare più a valle Francesco Cassando, in maniera da permettere agli elicotteri di raggiungerli a una quota più sicura e consentita. Farnesina è in contatto con i famigliari del connazionale e con le competenti Autorità pakistane; inoltre, continuerà a fornire ogni aggiornamento sull'evolversi della complessa situazione".

"Cima! Cala è riuscito a salire l'inviolato GVII. Ora comincia la discesa sugli sci", aveva scritto su internet Cimenti ieri mattina dopo la 'conquista' del Gasherbrum VII. Si tratta, come aveva affermato lui stesso in un messaggio del 17 luglio, di "una montagna ancora non scalata con una parete innevata su cui sarebbe bello mettere gli sci". "Una linea magica - precisava - ancora mai tracciata finora". ANSA

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