Il gip di Palermo Guglielmo Nicastro ha concesso gli arresti domiciliari a Manlio Nicastri, figlio del cosiddetto «re del vento» Vito Nicastri, coinvolto e in cella, come il padre, nell’inchiesta sulle tangenti sull'eolico siciliano.
La decisione segue di qualche giorno le ordinanze del tribunale del riesame, che aveva concesso gli arresti in casa anche a Paolo Franco e Francesco Paolo Arata, padre e figlio, anche loro in carcere dal 13 giugno, nell’ambito della stessa indagine della Dda di Palermo.
Mentre però Manlio, e soprattutto Vito Nicastri, hanno reso dichiarazioni con cui hanno fatto ampie ammissioni e hanno consentito di allargare le indagini, i due Arata avevano negato tutto, respingendo le accuse e sostenendo di essere assolutamente estranei alla vicenda delle mazzette che sarebbero state versate a impiegati dell’assessorato regionale siciliano all’Energia, allo scopo di agevolare le autorizzazioni concesse alle società del gruppo Arata-Nicastri, interessate a realizzare impianti eolici e per la produzione di biometano in varie parti dell’isola.
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