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Stromboli, ancora in volo i canadair per domare gli ultimi focolai

Una nube enorme di fumo dopo l'esplosione del vulcano a Stromboli, 3 luglio 2019. ANSA/NICOLA MARCHISIO

Continuano i lavori di ripristino e messa in sicurezza nell’isola di Stromboli dopo la serie di esplosioni nel vulcano che lo scorso lunedì, 1 luglio, hanno provocato la morte di un escursionista di 35 anni di Milazzo e seminato il panico tra la popolazione ed i turisti.

Anche oggi i canadair sono tornati a volare sopra l’isola facendo diversi lanci di acqua per spegnere alcuni incendi che nella tarda mattinata sono scoppiati in una zona boschiva dell’isola. Intanto anche i vigili del fuoco sono al lavoro per ripulire l’isola dalla cenere e dalle pietre piovute a seguito delle esplosioni del vulcano soprattutto nella frazione di Ginostra la più colpita dall’eruzione.

Le squadre del comando dei vigili del fuoco di Messina hanno spento focolai che erano rimasti ancora accesi e ripristinato alcune strade liberandole dai detriti e dalla terra proveniente dall’eruzione vulcanica.

Intanto oggi è anche arrivato sull'isola l’ingegnere Gaetano Vallefuoco, direttore regionale dei vigili del fuoco per la Sicilia, che ha voluto personalmente verificare lo stato di calamità che si è creato nell’isola per gestire ancora più da vicino il coordinamento dell’emergenza.

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