Il giudice della terza sezione civile, Giovanna Nozzetti, ha condannato il ministero della Salute a risarcire con quasi mezzo milione di euro la moglie e del figlio di un uomo originario di Partanna morto a causa del sangue infetto.
Fin dalla nascita era affetto da una grave forma di emofilia, era stato sottoposto a trattamenti con trasfusioni di sangue e farmaci emoderivati già all'età di 3 anni. Cure alle quali, come riporta Sandra Figliuolo in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, era stato sottoposto per tutta la vita e che, alla lunga, ne avevano determinato la morte, nel 2011, per cirrosi epatica, ad appena 46 anni. Il sangue e quegli emoderivati erano infetti.
La notizia completa nel Giornale di Sicilia in edicola
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia