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Telefonata con minacce al cronista del Giornale di Sicilia Leopoldo Gargano, pioggia di solidarietà

"Massima solidarietà al giornalista Leopoldo Gargano, oggetto di una intimidazione. A lui e alla redazione del Giornale di Sicilia, l’invito a proseguire nel lavoro di racconto e denuncia degli affari di chi col pizzo vuole condizionare la vita dei commercianti e dei cittadini di Palermo". Così il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, apprendendo la notizia della telefonata minatoria ricevuta oggi dal cronista del Giornale di Sicilia.

"Nessuna minaccia potrà mai fermare il lavoro dei giornalisti. Piena e totale solidarietà e vicinanza al collega Leopoldo Gargano, cronista del Giornale di Sicilia, pesantemente minacciato per la sua attività professionale. A Leopoldo Gargano, cronista attento e scrupoloso, la vicinanza e l'incondizionata solidarietà umana e professionale di tutti colleghi della redazione del Giornale di Sicilia". E’ quanto si legge in una nota del Cdr della testata. "I giornalisti del Giornale di Sicilia esprimono inoltre la loro preoccupazione e chiedono alle istituzioni il massimo impegno per fare luce sull'ennesima intimidazione ai giornalisti del quotidiano e dell’isola", conclude la nota.

Il Comitato di redazione della Gazzetta del Sud esprime solidarietà al collega del Giornale di Sicilia, Leopoldo Gargano, vittima di una vile intimidazione. "E' l’ennesima dimostrazione che il giornalismo scrupoloso e coraggioso rappresenta una spina nel fianco per le consorterie, mafiose, politiche ed economiche che tentato di condizionare i giornalisti con la schiena dritta - si legge nella nota a firma di Antonio Siracusano, Sebastiano Caspanello e Tito Cavaleri - Siamo convinti che Gargano e tutti i colleghi del Giornale di Sicilia continueranno a difendere il diritto alla libertà di stampa nel solco di una tradizione professionale e di valori etici che non potranno essere scalfiti da minacce meschine.

L’Associazione siciliana della stampa e la Federazione nazionale della Stampa italiana "apprendono con preoccupazione - si legge in una nota - la notizia delle minacce giunte contro il Giornale di Sicilia e uno dei suoi cronisti di nera, Leopoldo Gargano". "E' un’azione inquietante e abietta tentare di imporre il silenzio stampa sui fatti di mafia (in questo caso sulla famiglia dei Lo Piccolo), con l’avvertimento di mettere addirittura una bomba al giornale se il flusso degli articoli sgraditi non si interrompe", affermano Roberto Ginex, segretario dell’Assostampa Siciliana, e Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi.

"Una cosa è certa: Leopoldo Gargano continuerà a scrivere i suoi articoli liberi, puntuali e informati e il Giornale di Sicilia continuerà a pubblicarli - aggiungono -. Sia al collega che alla testata più antica della Sicilia il sindacato dei giornalisti esprime vicinanza e solidarietà. Chiediamo alle autorità di fare piena luce sull'episodio attivando, se sarà il caso, tutti i sistemi a tutela del collega e della redazione palermitana". "Questo ennesimo caso di cronisti minacciati - concludono Ginex e Lorusso - ci dice ancora una volta quanto importante sia per la democrazia e la civiltà il ruolo dell’informazione. Al tempo stesso ci lascia il retrogusto amaro della conferma di quanto sia ancora lunga la strada che porterà la terra di Sicilia alla completa liberazione dal condizionamento mafioso"

"Forte preoccupazione", viene espressa anche dal Consiglio dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia. "E' un vile atto di intimidazione nei confronti di un giornalista e di un’intera redazione. Il valore e il rigore professionale di Gargano - dice la nota dell’Ordine - sono ben note. Il collega, cui va la tutta la nostra solidarietà e il nostro affettuoso sostegno, non si lascerà certamente intimidire ma la vicenda non va sottovalutata e chiediamo alle forze dell’Ordine il massimo dell’impegno per fare chiarezza e tranquillizzare i colleghi del Giornale di Sicilia, già sottoposti a un grande sforzo in un momento di dura crisi della categoria, per garantire una informazione scrupolosa, professionale, attenta ai fatti".

Solidarietà al cronista e alla testata palermitana, arrivano anche dal mondo della politica. "Le minacce rivolte al giornalista del Giornale di Sicilia, Leopoldo Gargano - dice il capogruppo del Pd al consiglio comunale di Palermo, Dario Chinnici -, sono l’inquietante segnale di quanto certi ambienti si sentano minacciati dalla libera informazione e dal serio lavoro dei cronisti e ci riportano agli anni bui della nostra città e del nostro Paese. Il Partito Democratico esprime solidarietà e vicinanza a Gargano, al Giornale di Sicilia e in generale a tutti i giornalisti che quotidianamente svolgono il proprio lavoro.

"Piena solidarietà umana e vicinanza al cronista del Giornale di Sicilia Leopoldo Gargano e all’intera redazione per l’intimidazione subita. L’informazione è un bene prezioso per la democrazia e nessuno può cercare di mettere museruole". Così il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè.

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