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Sbarchi fantasma in Sicilia, il Viminale: "Sono in calo". Migranti, nuova rotta dalla Slovenia

Sbarco fantasma ieri a Ribera

C'è la barca ma non i migranti. Ieri l'ultimo sbarco fantasma in contrada Piana Grande, a Ribera, nell'Agrigentino. L'imbarcazione di legno è stata sequestrata ma degli extracomunitari, che sarebbero 5, non c'è traccia.

I piccoli sbarchi caratterizzano questa prima parte di giugno. Ma il Viminale si affretta a sottolineare che il dato è in calo e non in aumento. L'immigrazione, infatti, è stata al centro del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza presieduto oggi dal ministro dell'Interno Matteo Salvini.

La riunione con i vertici di forze armate, forze dell'ordine e intelligence ha permesso un approfondimento sui flussi migratori e in particolare sul fenomeno degli sbarchi fantasma. Dai dati, spiega il Viminale, "emerge chiaramente che questa tipologia di arrivi è in forte diminuzione".

Dall'1 gennaio al 10 giugno di quest'anno sono stati 2.144 gli sbarchi, contro i 14.339 dello stesso periodo del 2018 (-85%). Quelli provenienti dalla Libia sono stati 670 (il 31% del totale), mentre 550 sono partiti dalla Turchia (25% del totale), 543 dalla Tunisia e 220 dall'Algeria. I cosiddetti sbarchi-fantasma, o autonomi, registrano nel 2019 un calo del 12% (da 930 a 815).

C'è poi il tema dei controlli, non solo nel Mediterraneo. La frontiera slovena, infatti, è sorvegliata speciale: al confine saranno rafforzate le pattuglie miste italo-slovene e saranno attivati programmi ad hoc per i rimpatri assistiti.

Calano gli sbarchi e, di conseguenza, anche le domande di asilo. Dall'1 gennaio al 7 giugno sono state 15.634 (-48% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Le decisioni adottate dalle commissioni nel 2019 sono state 42.916: la gran parte, 32.304, pari al 75% del totale, si sono chiuse con un provvedimento di diniego. Lo status di rifugiato è stato concesso all'11% dei richiedenti, mentre la protezione sussidiaria al 7% ed il permesso di soggiorno per motivi umanitari al 2%. Questi ultimi dati sono stati illustrati dal prefetto Sandra Sarti, presidente della Commissione nazionale per il diritto d'asilo, ascoltata in audizione dalla commissione Affari costituzionali della Camera.

Le decisioni pendenti sono 63.380, in forte calo rispetto alle 134.475 del giugno scorso. Quest'anno, ha spiegato Sarti, "compaiono per la prima volta in maniera consistente domande d'asilo da Paesi dell'America Latina come El Salvador, Perù e Venezuela". Pakistan (2.805), Nigeria (1.245) e Bangladesh (1.052) sono i principali Paesi di provenienza dei richiedenti asilo quest'anno.

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