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Marco Carta arrestato per furto, il processo a settembre: "Chi ha rubato le t-shirt? Non sono una spia"

E' stata fissata a settembre la prima udienza del processo a Marco Carta, arrestato venerdì alla Rinascente per furto aggravato insieme a una donna di 53 anni e che resta indagato. Il giudice non ha convalidato l'arresto del cantante, al contrario di quello della donna. Per nessuno dei due sono state disposte misure cautelari.

"E' totalmente estraneo. Marco è una bravissima persona - ha detto il suo avvocato, Simone Ciro Giordano, ai microfoni dopo l'udienza -. Il giudice ha acclarato ciò nell'ordinanza in cui non ha convalidato l'arresto e non ha applicato alcuna misura cautelare". "Carta è felice - ha aggiunto - E' stato contentissimo".

Poi parla lo stesso cantante: "Un vecchio proverbio diceva "male non fare, paura non avere", ho continuato a ripetermelo in attesa di vedere il magistrato e ho fatto bene a ripetermelo e ad aver fiducia nella magistratura che ha riconosciuto la mia totale estraneità ai fatti", dice Carta, che sottolinea: "Sono onesto, non rubo". E lancia un appello: "Sono molto scosso spero e mi auguro con tutto il cuore che la stampa e il web diano alla notizia della mia estraneità al reato di furto aggravato la stessa rilevanza che hanno dato all'arresto".

"Le magliette - ha detto ancora - non le ho prese io, l'hanno visto tutti. Il giudice ha capito, ora sono un po' scosso perché non sono abituate a questa cose", ha detto ancora, uscendo dall'aula del Tribunale di Milano dove si è tenuta l'udienza.

Ma chi le ha rubate? Gli hanno chiesto i giornalisti. "Non mi va di dirlo. Non faccio la spia. Non sono stato io questa è la cosa più importante e sono felice di poterlo dire" ha risposto il cantante precisando che "magari ne approfitterò per chiarire bene sui social".

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