"È ora di finirla. Non possiamo più stare zitti di fronte alle sparate di un sempre più arrogante ministro della Repubblica". Sono le parole del vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, dopo che il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha esibito, durante un suo comizio a Milano, il rosario.
"Non possiamo più permettere che ci si appropri dei segni sacri della nostra fede per smerciare le proprie vedute disumane, antistoriche e diametralmente opposte al messaggio evangelico. Chi è con lui non può dirsi cristiano perché ha rinnegato il comandamento dell'amore" ha concluso Mogavero che da stamattina partecipa all’Assemblea dei Vescovi italiani a Roma.
E anche il parroco il Lampedusa, don Carmelo La Magra, assistente diocesano dell’Azione cattolica, si è rivolto al vicepremier.
"Caro Matteo, ormai siamo abituati a sentirti utilizzare tutto ma non tutto è utilizzabile. Magari - continua - da domani ci sarà una schiera di devoti (anche qualche prete) che ti acclamerà come inviato della Madonna. Io ti invito ad aprirlo quel Vangelo: a leggere di Maria di Nazareth, della sua umiltà, del suo servizio, del suo silenzio".
"Io da Lampedusa a Maria ti ci affido davvero; a Maria di Porto Salvo, sì perchè con questo titolo - aggiunge - il nostro popolo ha voluto chiamare la nostra patrona. Da qui lei continua ad essere Porto Salvo per tanti, anche per te se vuoi. Noi a lei ti affidiamo, a lei che ha cantato di Dio che 'disperde i superbi nei pensieri del loro cuore e innalza gli umilì Davanti a lei tanti sono cambiati...c'è speranza anche per te".
LA REPLICA - «'Chi vota Salvini non è cristiano' secondo il vescovo di Mazara del Vallo... Non commento e continuo a testimoniare la mia Fede con il lavoro per un’Italia più bella e sicura, le chiacchiere le lascio agli altri. Amen», replica il ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Mi sento dare del disumano perché vado in giro con il crocifisso in tasca. Posso chiedere l’aiuto di Maria o qualcuno si offende?».
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