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Mafia, chiesti 12 anni per il "re dell'eolico" Vito Nicastri

Dodici anni. È quanto richiesto per il 're dell'eolico', Vito Nicastri da parte del pm della Dda di Palermo Gianluca De Leo. L'accusa è concorso in associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni per l’imprenditore.

Nicastri è stato coinvolto nell’inchiesta della Procura di Palermo su un giro di mazzette alla Regione che ha per protagonista Paolo Arata, ex deputato di Forza Italia ora vicino alla Lega. L’inchiesta ha una tranche romana che riguarda il sottosegretario della Lega Armando Siri, accusato di corruzione.

L’inchiesta è coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dal pm Gianluca De Leo.

L'imprenditore di Alcamo è tornato in carcere nei giorni scorsi; era ai domiciliari con l’accusa di concorso in associazione mafiosa dal 2018. Da qui, violando le prescrizioni dei giudici, avrebbe continuato a comunicare con l’esterno e fare affari. Alcuni video girati dalla Dia lo ritraggono mentre parla al balcone dei progetti sull’eolico fermi alla Regione. La Procura ha chiesto e ottenuto l’aggravamento della misura cautelare.

 

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