Nel giorno di Pasqua due agenti della Polizia Penitenziaria ad Enna ed uno ad Agrigento sono rimasti vittima di aggressioni da parte di detenuti. A renderlo noto è la Fns Cisl Sicilia, il cui segretario Mimmo Ballotta parla di «piena emergenza penitenziaria». Il sindacato sollecita "ad intervenire chi ha la responsabilità, a ogni livello, a partire dal ministro Bonafede».
«La situazione in Sicilia - si legge in una nota - è estremamente difficile e complessa. Dei sessantamila detenuti nelle carceri di tutta Italia circa 6.600 sono reclusi nei penitenziari dell’Isola, 250 in più del massimo tollerabile. Per di più, a differenza che in altre realtà, il 65% dei carcerati in Sicilia sono condannati definitivi e numerosi sono i detenuti ad elevato indice di pericolosità sociale».
La Fns Cisl Sicilia protesta perché l’amministrazione penitenziaria «non colma i vuoti delle dotazioni organiche» affermando come il personale in servizio nell’Isola è calcolato dal ministero di Grazia e Giustizia in 4.203 unità», dato che per il sindacato «non riflette la realtà» perché «la presenza effettiva di poliziotti nelle carceri siciliane ammonta a 3.720 unità. A mancare all’appello sono circa 480 posti poliziotti che esistono solo sulla carta».(ANSA).
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