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Fabrizio Corona resta in carcere: dovrà scontare di nuovo i 5 mesi di affido terapeutico

Fabrizio Corona

Fabrizio Corona deve restare in carcere e deve scontare nuovamente i 5 mesi trascorsi in affidamento terapeutico che non sono stati ritenuti validi.

Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano revocando l'affidamento terapeutico per l'ex agente fotografico, tornato in carcere il 25 marzo scorso, e accogliendo la richiesta dell' avvocato generale Nunzia Gatto, numero due della Procura generale milanese.

La revoca riguarda gli ultimi 5 mesi, a partire dal 26 novembre scorso, quando lo stesso Tribunale di sorveglianza concesse l’affidamento terapeutico. Cinque mesi che quindi Corona dovrà scontare nuovamente, ma questa volta in carcere.

In tutto deve scontare ancora sei anni e 7 mesi di reclusione, che però si ridurranno a circa tre anni grazie ai benefici penitenziari concessi ai detenuti che mantengono una buona condotta. Dovrebbe tornare in libertà non prima dell’estate del 2022.

La "ripresa" del "percorso" in carcere è la "soluzione non solo necessitata ma anche adeguata" al "livello di consapevolezza" di Fabrizio Corona. Lo scrive il Tribunale di Sorveglianza di Milano che ha deciso che l'ex agente fotografico deve rimanere in carcere perché un programma terapeutico fuori sarebbe per lui "inadeguato", date le continue violazioni delle regole.

L'avvocato generale Nunzia Gatto in udienza tre giorni fa aveva parlato di "delirio di onnipotenza" da parte dell'ex 're dei paparazzi'.

I legali Andrea Marini e Antonella Minieri, assieme al difensore 'storico' di Corona, Ivano Chiesa, puntavano sulla concessione di un nuovo affidamento terapeutico, stavolta con una serie di restrizioni, tra cui la frequentazione costante di una comunità.

In particolare, la difesa di Corona voleva ottenere un affidamento cosiddetto 'semi-residenziale', ossia con la possibilità per lui di dormire a casa, ma con l'obbligo di frequentare costantemente, almeno tre giorni a settimana, una comunità terapeutica. L'affidamento era stato sospeso a fine marzo su decisione del giudice Simone Luerti per una lunga serie di violazioni delle prescrizioni.

In particolare, per la sua "insofferenza" alle regole e per la "incomprensione" da parte sua della misura dell' affidamento, manifestata dall'ex 're dei paparazzi' sia in un video su Instagram sia in un'intervista di fine febbraio. Il giudice aveva anche segnalato che il comportamento di Corona nei confronti di Riccardo Fogli, ossia l'aver parlato di un presunto tradimento della moglie dell'ex componente dei Pooh durante la trasmissione 'L'isola dei famosi', non era strato "congruo".

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