Indagato il ministro dell'Interno Matteo Salvini che è stato nuovamente iscritto nel registro degli indagati per il reato di "sequestro di persona commesso in Siracusa dal 24 al 30 gennaio 2019".
Lo ha detto lo stesso Salvini a Monza spiegando che il procuratore Carmelo Zuccaro ha presentato una "contestuale richiesta di archiviazione". Zuccaro ha richiesto l'archiviazione ma "anche l'altra volta - ha ricordato - il procuratore aveva chiesto l'archiviazione. Sono nuovamente indagato ma ribadisco che finché faccio il ministro dell'Interno, i colleghi di governo possono dire quello che vogliono, i porti italiani sono e rimangono chiusi". "Possono aprire altri 18 procedimenti penali. Non cambio idea - ha concluso - e non cambio atteggiamento".
Intanto secondo quanto si apprende, il Tribunale dei ministri di Catania ha già avviato l'istruttoria del procedimento sul ministro dell'Interno. L'inchiesta sul ministro Salvini, destinatario di un avviso di conclusione indagine, era stata aperta dalla Procura distrettuale di Catania dopo la trasmissione degli atti, via Siracusa, dell'inchiesta per sequestro di persona avviata dalla Procura di Roma sui tempi che hanno portato allo sbarco di 47 migranti della Sea Watch il 31 gennaio scorso nel capoluogo etneo. Il fascicolo aperto da piazzale Clodio, contro ignoti, era stato trasmesso a Siracusa dove, ipotizzavano i magistrati della Capitale, sarebbe maturato il reato e chiedendo anche ai colleghi di valutare se esistessero profili di competenza del Tribunale dei ministri di Catania.
Da Siracusa, senza alcuna valutazione, gli atti sono stati a loro volta inviati alla destinazione finale: la Procura distrettuale di Catania, competente per territorio. Nell'esposto su cui si basava l'inchiesta della Procura di Roma, depositato a piazzale Clodio lo scorso 1 febbraio, si chiedeva anche di valutare eventuali coinvolgimenti dei responsabili dei dicasteri dell'Interno e dei Trasporti.
La richiesta di archiviazione su Matteo Salvini il procuratore Carmelo Zuccaro l'aveva già avanzata, per lo stesso reato, nell'ambito dell'inchiesta sul ritardo nello sbarco di migranti da nave Diciotti nel porto del capoluogo etneo avvenuto nell'agosto 2018. Il Tribunale dei ministri di Catania aveva invece sollecitato l'autorizzazione a procedere per il responsabile del Viminale, che è stata poi bocciata a larga maggioranza dal Senato. Il Tribunale dei ministri di Catania, che aveva invece accolto la richiesta di archiviazione sollecitata successivamente per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il vice premier Luigi Di Maio e il ministro Danilo Toninelli, deve adottare la sua nuova decisione entro 90 giorni.
Oggi, intanto, il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, a 'Circo Massimo su Radio Capital ha commentato il rischio di una possibile ondata migratoria dalla Libia. "In caso di una nuova guerra non avremmo migranti ma rifugiati. E i rifugiati si accolgono. Chi dice che pensa al possibile attacco in Libia per risolvere il problema dei migranti sta facendo un errore enorme". Il ministro ha aggiunto che "le conseguenze in termini di destabilizzazione ricadrebbero soprattutto sull'Italia".
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