E’ diventata definitiva l'assoluzione dall’accusa di associazione mafiosa per l'imprenditore trapanese Vincenzo Mannina. La Cassazione, infatti, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla procura generale della Corte di appello di Palermo, avverso l'assoluzione dell’imputato. Il procedimento nei confronti di Vincenzo Mannina ha avuto un iter lungo e complesso: per la terza volta è finito al vaglio della Suprema Corte dopo due annullamenti con rinvio alla Corte di Appello di Palermo. La prima condanna risale al dicembre del 2008 da parte del gup di Palermo: 6 anni e 8 mesi e sequestro delle quote societarie in aziende di calcestruzzo. Aziende che sono state recentemente dissequestrate. Mannina era stato indicato dagli inquirenti come il numero 2 di Cosa Nostra Trapanese, nell’epoca in cui, dopo l’arresto del boss Vincenzo Virga (2001), a reggere in mandamento sarebbe stato l’imprenditore Francesco Pace.