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Malta, un imprenditore siciliano denuncia: "I miei camion bruciavano e i poliziotti ci picchiavano"

Fabrizio Scirè

Un imprenditore edile siracusano Fabrizio Scirè, che si trova a Malta, ha pubblicato sul suo profilo Facebook video e foto con ferite al volto che testimonierebbero le violenze che sarebbero scattate mentre i suoi mezzi andavano in fiamme ad opera di ignoti.

L'uomo ha anche accusato le autorità maltesi di maltrattamenti: "I miei camion bruciavano e il loro dovere era di aiutarmi, non di ridere. Otto poliziotti hanno preso a pugni me e mio figlio", scrive sulla sua pagina.

"I mezzi sono assicurati e non ci sono problemi", aggiunge e denuncia che "otto poliziotti ci hanno massacrato di pugni. Abbiamo tutti i video, sia dell’aggressione da parte degli agenti, sia di colui che brucia i camion.... ripreso da sei telecamere di tutta la zona".

Malta è "una bellissima isola - assicura l’imprenditore siracusano da tre anni a Malta - i maltesi hanno il loro carattere, ma non sono cattivi, sono persone cordiali e rispettose, io come molti altri qui ci abito, lavoro e sto benissimo".

Poi puntualizza che "ci sono agenti seri e professionali, ma esistono dei reparti che in divisa si sentono intoccabili e agiscono non solo contro gli italiani, ma anche contro siriani, libici, russi... Anche i maltesi subiscono e nessuno mai ha avuto il coraggio di denunciare. Con i miei legali denunciamo tutto sui media maltesi e italiani, a governo maltese e alla magistratura".

I fatti sarebbero avvenuti la sera di sabato 23 febbraio. Scirè si è precipitato nella sede della sua azienda dopo aver appreso che uno dei suoi camion stava bruciando e lì alcuni agenti di polizia lo avrebbero circondato e preso a spintoni.

Il tutto è stato ripreso dalle telecamere e, in un video diffuso online e pubblicato dal quotidiano Times of Malta, si vedono alcuni uomini in divisa spingere violentemente Fabrizio Sciré e suo figlio, e due ufficiali in particolare colpire i due italiani.

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