Potrebbe sbloccarsi la vicenda della nave Sea Watch, al largo di Siracusa da cinque giorni con a bordo 47 migranti. Dal ministro dell'Interno Matteo Salvini arriva infatti una prima apertura: "Sbarco degli immigrati? Solo se prenderanno la via dell'Olanda, che ha assegnato la bandiera alla Sea Watch, o della Germania, paese della Ong. In Italia abbiamo già accolto, e speso, anche troppo".
Intanto il presidente del Pd Matteo Orfini e il parlamentare Fausto Raciti hanno presentato un esposto alla Procura di Siracusa contro il Governo nazionale.
Accompagnati dall'avvocato Giuseppe Calvo, hanno depositato la denuncia a firma di numerosi esponenti Pd al sostituto procuratore Andrea Palmieri.
"Riteniamo siano state commesse - ha detto Orfini - violazioni di legge come sul caso Diciotti. I migranti sono trattenuti in modo illegittimo sulla Sea Watch ma a nostro avviso ci sono altri punti di arbitrarietà e illegittimità".
Ieri il caso è finito all'attenzione della Corte europea dei diritti dell'uomo. Il Governo oggi depositerà a Strasburgo la sua memoria difensiva sostenendo che la giurisdizione "appartiene all'Olanda", Paese di bandiera della nave. La quale, da parte sua, afferma il Governo, con una "temeraria condotta", in condizioni di mare mosso, "anziché trovare riparo sulla costa tunisina distante circa 40 miglia, universalmente considerata porto sicuro, si è avventurata in una traversata di centinaia di miglia mettendo a rischio l'incolumità dei migranti a bordo". Una volta sciolto il nodo della giurisdizione, l'Italia è pronta ad offrire un corridoio umanitario per trasferire i 47 migranti in Olanda.
"Siamo in contatto in queste ore con il commissario Ue all'immigrazione: li abbiamo svegliati perché hanno fatto finta di non vederla", dice della Sea Watch il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, secondo cui la nave "ha deciso di venire in Italia perché l'Italia è il palcoscenico dell'immigrazione, il loro sito internet raccoglie le donazioni...".
Intanto, la Sea Watch 3 resta isolata come una nave in quarantena. Vietato avvicinarsi per un raggio di mezzo miglio, ordina la Capitaneria di porto di Siracusa. E per il quinto giorno i naufraghi soccorsi il 19 gennaio scorso davanti alla Libia sono 'prigionieri' a bordo.
La prefettura di Siracusa ha disposto l’invio di un bagno chimico a bordo della Sea Watch. La decisione è arrivata dopo l’allarme lanciato ieri dal comandante della nave della ong tedesca che ieri aveva lanciato l’allarme circa la saturazione dei tre bagni a disposizione della nave con 47 migranti e 22 membri dell’equipaggio a bordo.
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