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Migranti, l'annuncio di Salvini: "Entro dicembre chiuderemo il Cara di Mineo"

"È mia intenzione chiudere il Cara di Mineo entro quest'anno. Più grossi sono i centri più facile è che si infiltrino i delinquenti". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in un'intervista radiofonica a RTL.

E non si tratterebbe della prima chiusura di un Centro di accoglienza per richiedenti asilo. Giovedì prossimo chiuderà il Cara di Castelnuovo di Porto. Al momento si sta procedendo ai trasferimenti con cittadini, parroci ed enti del terzo settore che si sono mobilitati per offrire ospitalità ai migranti che, una volta chiusa la residenza, non avranno più un alloggio dove stare.

Le offerte di accoglienza, circa un centinaio, sono arrivate da varie parti d'Italia: venti solo da Roma e Lazio. Il Comune della cittadina alle porte di Roma solleva anche il problema di chi è ancora nella struttura e non si sa che destinazione avrà: "Resta da capire - affermano - cosa ne sarà degli oltre 200 richiedenti asilo ancora lì in attesa di trasferimento...".

Nei giorni scorsi 305 migranti sono stati trasferiti in altri centri di accoglienza in varie parti d'Italia. Il Comune di Castelnuovo, insieme a Regione Lazio e Asl Rm 4, ha messo in campo una task force per far fronte alle esigenze di chi, una volta chiusa la struttura, non avrà più diritto ad essere ospitato in un centro. E le offerte di ospitalità non sono mancate. I due sopralluoghi fatti ieri dalla task force per valutare l'offerta di ospitalità sono andati a buon fine. Il lavoro, spiegano dal Comune, prosegue su più fronti. A partire dalla ricollocazione dei quattro nuclei familiari con bambini iscritti alle scuole primarie e dell'infanzia di Castelnuovo di Porto che dovranno "necessariamente restare nei pressi del territorio comunale".

Per loro sono in campo ipotesi di inserimento in appartamenti messi a disposizione dai cittadini del paese. Ci sono poi i 16 titolari (o richiedenti) di protezione umanitaria che si trovano ancora dentro il Cara per i quali si valutano sistemazioni in famiglie di Roma e del Lazio. Anche per i richiedenti asilo particolarmente integrati con la comunità di Castelnuovo di Porto si valuta un'accoglienza presso famiglie del paese. I collocamenti dovranno essere disponibili dal primo febbraio perché il 31 gennaio il Cara chiuderà.

"Le famiglie o le singole persone che accoglieranno nelle loro case questi migranti - assicura il Comune - continueranno ad essere supportate dalla task force. Sarà infatti mantenuta una attività di rete e monitoraggio per restare in contatto con queste persone titolari di Protezione Umanitaria e richiedenti asilo e per non interrompere il loro percorso di integrazione diffusa".

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