Un protocollo d’intesa è stato siglato fra Ance Palermo (Associazione Costruttori Edili) e l’Ordine regionale dei Geologi di Sicilia sulla mitigazione dei rischi geologici. Obiettivo dell’accordo è promuovere un tavolo permanente di confronto fra le due realtà, alfine di implementare il patrimonio di conoscenze tecniche condivise fra le diverse professionalità.
A firmare il documento, oggi, a Palazzo Forcella De Seta, sede dell’associazione dei costruttori, sono stati il presidente dei costruttori palermitani Sanfratello e il vice-presidente dell’Ordine siciliano Mario Leta.
"Mettere in sicurezza strade, abitazioni ed edifici strategici della città, per Palermo è una necessità di grande attualità – ha sottolineato il presidente di Ance Palermo Fabio Sanfratello –. Sono fondamentali interventi qualificati e programmati per mitigare tanto il rischio idrogeologico quanto quello sismico che interessano la città e il suo hinterland e questa intesa con i geologi vuole definire le linee guida dedicate proprio alla redazione degli studi geologici e all’esecuzione delle specifiche indagini geognostiche da associare, poi, agli interventi strutturali perché siano efficaci".
"La prevenzione e la mitigazione dei rischi geologici e tutte le azioni volte alla pianificazione e all’attuazione degli interventi di ristrutturazione, recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio costituiscono una delle principali emergenze sui cui investire risorse e competenze. La sottoscrizione di questo protocollo – ha aggiunto il vice-presidente dell’Ordine siciliano Mario Leta – sancisce una fattiva collaborazione basata sulla condivisione di percorsi e di procedure, sulla definizione di strategie di intervento di cui i geologi sono parte integrante e per le quali risulta imprescindibile un approccio multidisciplinare".
"Le attività di cooperazione riguarderanno anche ambiti specifici come: la prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico e del rischio sismico e la co-organizzazione di incontri periodici e percorsi formativi basati sulle comuni attività. Tale progettualità - conclude - consentirà di implementare il patrimonio di conoscenze tecniche condivise fra le diverse professionalità, nell’ottica di un reale rilancio del settore edilizio con il coinvolgimento di tutte le parti sociali".
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