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Spese pazze all'Ars, rinviati a giudizio altri tre ex deputati regionali

La procura di Palermo ha ottenuto il rinvio a giudizio di tre ex deputati regionali. È l'ultima tranche dell'inchiesta "spese pazze" dei gruppi Ars.

Il 5 novembre, davanti alla terza sezione del Tribunale di Palermo, prenderà il via il processo a Michele Donegani, ex deputato del Pd, Franco Mineo, di Grande Sud, Giuseppe Greco, del Movimento popolare siciliano.

Assolto dal gup Marco Gaeta Guglielmo Scamacca della Bruca (Fli) che aveva scelto l'abbreviato assieme a Salvatore Lentini la cui posizione è stata stralciata (si proseguirà il 4 luglio) per risentire un testimone. Stralciata anche la posizione di Franco Rinaldi, ex deputato del Pd e di Forza Italia, che non ha potuto partecipare all'udienza. Per alcuni episodi il pm Laura Siani ha chiesto il proscioglimento, ma restano alcune delle accuse contestate inizialmente dalla Procura che aveva indagato su oltre 90 deputati ed ex deputati delle precedenti legislature per spese non rendicontate dei gruppi.

Secondo l'ipotesi iniziale della Procura, Michele Donegani avrebbe utilizzato parte dei fondi per spese personali, Rinaldi avrebbe pagato l'albergo alla moglie e comprato con i soldi dell'Ars 15 chili di dolci (costati 300 euro).

Guglielmo Scammacca della Bruca avrebbe usato soldi pubblici per comprare un regalo di matrimonio al figlio dell'assessore Strano. Franco Mineo avrebbe speso 520 euro per 43 chili di cassate e avrebbe pagato la benzina con i soldi del parlamento regionale.

Salvatore Lentini, dell'Udc, è accusato invece di aver utilizzato 1.200 euro dei fondi del gruppo per la benzina della sua auto.

Giuseppe Greco pagava invece tre segretari, in realtà sarebbero stati dipendenti del patronato gestito dal figlio.

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