PALERMO. È stato ripulito il murale di Falcone e Borsellino di corso di Porta Ticinese a Milano, che un uomo, poi individuato, aveva imbrattato disegnando una pistola rossa in mano a Giovanni Falcone rivolta alla tempia del collega e amico Paolo Borsellino. A poche ore dalla scoperta dell'episodio, denunciato sui social dallo speaker radiofonico palermitano Alvise Salerno, la pistola è stata rimossa così pure i cartelli che accusavano il presunto autore con la scritta "L'idiota che sfregia ciò che non comprende". Il graffito antimafia realizzato nel 2013 dal writer siciliano Tunus è dunque tornato alla normalità. A darne notizia è stato ancora una volta Salerno: "La foto che ho pubblicato ieri, quella del murales imbrattato brutalmente, di Falcone e Borsellino ha fatto il giro dei social e di tutte le testate giornalistiche nazionali - scrive Alvise su Facebook -. Questo è servito, tantissimo. Ho appena saputo che a meno di 24 ore, infatti, il disegno è tornato al proprio stato originario. È stato totalmente ripulito. Nessuna traccia della pistola rossa né degli schizzi di sangue. Falcone e Borsellino sono tornati a brillare". L'autore dello sfregio è stato individuato ieri pomeriggio ed è ora indagato dalla polizia. Si tratta di un uomo, un italiano di 32 anni con precedenti per imbrattamento, che, secondo quanto riferisce la Questura, non appartiene all’area antagonista.