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Gli intrecci tra Stanzù e il clan dei gelesi, chieste al Riesame sei scarcerazioni

ENNA. È battaglia legale al tribunale del Riesame di Caltanissetta sui sei arresti dell’operazione antimafia «Nibelunghi», eseguiti il 15 gennaio scorso nell’ambito dell’omonima inchiesta della Guardia di Finanza di Caltanissetta e dei carabinieri di Enna, coordinati dalla Dda.

Tutti, a partire dai due arrestati che sono stati condotti in carcere, ovvero l’imprenditore agricolo cinquantasettenne Gabriele Giacomo Stanzù – figura di spicco dell’inchiesta – e suo fratello Nicola di 40 anni, hanno presentato ricorso al Riesame. Da ieri, giorno in cui si è svolta un’udienza durata circa due ore, si attende il verdetto del collegio di sei giudici nisseni, chiamati a decidere anche se confermare o meno gli arresti domiciliari che sono stati disposti dal gip per tre stretti familiari dei fratelli Stanzù.

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