ROMA. Nuova ondata di partenze dall’Africa verso l’Italia ed ancora vittime del mare. Oggi la Guardia costiera ha coordinato 11 operazioni di scorso nel Mediterraneo centrale salvando 1.400 persone e recuperando anche 2 corpi senza vita. Tra le vittime un bimbo, secondo quanto riferisce la ong spagnola Proactiva Open Arms attiva nelle operazioni di aiuto ad un barcone con 400 passeggeri.
Mentre il cadavere di un magrebino di mezza età è stato trovato sulla spiaggia di Torre Salsa dai carabinieri nell’agrigentino. L’immigrato è annegato durante le concitate fasi di uno sbarco avvenuto fra Siculiana e Montallegro che non ha avuto testimoni. Ieri, invece, super-lavoro per la Guardia costiera libica che ha riportato a terra 352 persone che si trovavano su 3 gommoni al largo del Paese nordafricano.
Gli interventi guidati dalla Guardia costiera hanno riguardato 7 gommoni e 3 barchini e un barcone. Hanno preso parte alle operazioni di soccorso la motovedetta CP319 della Guardia Costiera di Lampedusa, una unità del dispositivo Eunvaformed, una della Guardia di Finanza e unità delle organizzazioni umanitarie. Sempre oggi, un peschereccio di 12 metri, con a bordo 47 magrebini, fra cui quattro donne e un minore, è stato intercettato e bloccato, dalla motovedetta dei carabinieri davanti al porto di Lampedusa. I migranti, tutte in buone condizioni di salute, sono stati portati all’hotspot dell’isola. L’imbarcazione è stata invece sequestrata.
I dati del Viminale, che non comprendono però i salvataggi di oggi, indicano che 974 persone sono sbarcate nei primi 15 giorni del 2018, il 59% in meno rispetto alo stesso periodo del 2017. In 544 sono partiti dalla Libia, il 75% in meno rispetto allo scorso anno.
Tra le nazionalità dei nuovi arrivi di quest’anno prevalgono i senegalesi (90), seguiti da tunisini (67), nigeriani (56) e gambiani (50).
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