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La Gaipa sospeso da M5s, Di Maio: noi agiamo subito

Fabrizio La Gaipa

ROMA. "Il collegio dei probiviri ha disposto la sospensione in via cautelare dell'iscritto Fabrizio La Gaipa, visti gli articoli 4 e 5 del regolamento del Movimento 5 Stelle". Lo rendono noto i probiviri Nunzia Catalfo, Riccardo Fraccaro e Paola Carinelli.

Fabrizio La Gaipa "si e' messo fuori da solo con quello che ha fatto", ha detto ai cronisti italiani Luigi Di Maio, in visita a Washington come vice presidente della Camera e candidato premier dei Cinque Stelle. "Noi abbiamo agito subito, a differenza degli altri", ha aggiunto, ricordando che "il governo Musumeci si regge su un deputato che è stato arrestato". La Gaipa, ha precisato, "non è un eletto" e "non è un portatore di voti".

 

In un Post su Facebook nella pagina del Movimento 5 Stelle Sicilia si legge: "L'arresto di La Gaipa è un fatto molto grave che riguarda la sua persona e la sua impresa, ma non essendo stato eletto non è un rappresentante del MoVimento 5 Stelle. Durante il periodo della campagna elettorale e fino a ieri nulla risultava a suo carico". E ancora: "La segnalazione ricevuta sul suo conto prima delle elezioni non ha trovato riscontro nel certificato 335 né negli altri documenti che ha prodotto e fornito su nostra richiesta. Durante le elezioni e fino a ieri sul suo conto non risultava assolutamente nulla. In ogni caso, anche in questo frangente, il Movimento si dimostra completamente diverso dagli altri partiti".
Intanto, in una nota i consiglieri nazionali e regionali di "Fare Ordine" Franco Nicastro, Riccardo Arena, Concetto Mannisi, Filippo Mulè e Totò Ferro, con riferimento alle note biografiche dell'imprenditore arrestato oggi che di sé diceva di avere "un passato da giornalista", precisano: "Il signor Fabrizio La Gaipa non è più iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 10 novembre 2016: fu cancellato dall'elenco dei pubblicisti dal Consiglio allora in carica, a seguito di revisione per inattività professionale. Invitato a dimostrare di svolgere ancora attività giornalistica - prosegue la nota - La Gaipa sostenne, tra giugno e luglio 2016, in maniera del tutto infondata, di non poter essere sottoposto alla verifica periodica prevista dalla legge; successivamente non inviò la documentazione richiesta per il controllo e venne cancellato. La delibera non fu impugnata ed è dunque definitiva".

"La vicenda - conclude la nota di Fare Ordine - dimostra l'importanza di controlli attenti sullo svolgimento effettivo dell'attività giornalistica, le revisioni, previste dalla legge per coloro che non hanno superato i 15 anni dall'iscrizione. Una procedura diretta a salvaguardare coloro che lavorano come giornalisti e che è avversata anche da chi rivestiva e riveste cariche istituzionali dentro l'Ordine dei giornalisti"

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