ROMA. Occorre invocare l'aiuto dei santi «per poter vivere l’amore matrimoniale per sempre. Alcuni dicono 'finché dura l’amore'. No, per sempre. O per sempre, o niente». Lo ha detto il Papa all’udienza generale.
«Vogliamo sperare nella trasfigurazione del mondo, nel suo compimento definitivo dove finalmente non ci saranno più le lacrime, la cattiveria e la sofferenza». Lo ha detto il Papa all’udienza generale nella catechesi dedicata ai santi.
Essere santi non significa «pregare tutta la giornata» ma fare il proprio dovere con cuore aperto a Dio. E non è vero che è «più facile essere delinquenti che santi». Lo ha detto il Papa nell’udienza generale dedicata ai santi.
«Ma qualcuno di noi potrà domandarmi: 'ma padre, si può essere santo nella vita di tutti i giorni? Questo significa che dobbiamo pregare tutta la giornata?' No, significa che devi fare il tuo dovere tutta la giornata: pregare, andare al lavoro, custodire i figli, con cuore aperto a Dio. Cosi diventeremo santi, si può. Che il Signore ci dia la speranza - ha detto ancora Papa Francesco - di esser santi. Noi pensiamo che è più facile essere delinquenti che santi. No, essere santi si può perché ci aiuta il Signore. Per questo auguro a voi e anche a me che il Signore ci doni la speranza di essere santi».
«I Santi sono persone che prima di raggiungere la gloria del cielo hanno vissuto una vita normale, con gioie e dolori, fatiche e speranze; ma quando hanno conosciuto l’amore di Dio, lo hanno seguito con tutto il cuore, essi ci danno un messaggio e ci dicono: 'fidatevi del Signore, perché il Signore non delude mai! È un buon amico sempre al nostro fiancò, e con la loro testimonianza ci incoraggiano a non avere paura di andare controcorrente». Lo ha detto il Papa all’udienza generale nei saluti ai pellegrini di lingua araba.
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