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Mattarella oggi a Palermo per La Torre, i disabili vogliono incontrarlo: "Presidente, ci ascolti"

PALERMO. Il presidente della Republica, Sergio Mattarella interviene oggi alle commemorazioni per il 35° anniversario dell’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. Alle 10, alla scuola delle Scienze Giuridiche ed Economico Sociali di Via Maqueda, sarà scoperto un busto che raffigura La Torre. Alle 11 al Teatro Biondo la manifestazione con la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli e la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi. Sarà presentato il francobollo dedicato alle due vittime della mafia

Previsto anche un intervento dei disabili, che sistemeranno le carrozzine vicino all’ingresso del teatro Biondo. E proveranno a convincere il Presidente Mattarella ad ascoltarli. I disabili siciliani si rivolgeranno di nuovo al Capo dello Stato invocando il suo intervento per sbloccare l’impasse sull’assistenza domiciliare.

Sulla pagina Facebook "Siamo handicappati no cretini" è stato postato un messaggio proprio per il presidente della Repubblica:

"Gentile Presidente Mattarella, domani (oggi ndr) sarà di nuovo a Palermo per celebrare un grande siciliano che ha lottato per tutta la vita per la giustizia e il rispetto della legge in questa aspra terra che a volte crediamo sia senza futuro e speranza. Pio La Torre ci ha insegnato a continuare a lottare fino alla fine, a costo di morire. Presidente, ogni giorno di più ci rendiamo conto che siamo completamente allo sbando.

Lo potrà vedere lei stesso leggendo i giornali o informandosi con chi in coscienza dice la verità. Stiamo provando a scrivere una pagina importante della nostra storia, ma siamo soli, davvero soli Attorno a noi vige soltanto un caos di proclami e guerre sotterranee alle nostre spalle. Ci siamo mostrati uno ad uno, e lei ci ha risposto cordialmente dicendoci che avrebbe vigilato. Presidente, le abbiamo scritto questa lettera che abbiamo letto alla fine della nostra marcia per la dignità. La preghiamo, davvero, di intervenire una volta per tutte, in qualità di Capo dello Stato, nostro Padre e garante.  Legga questa righe che le abbiamo scritto, e se può ci dedichi solo qualche minuto del suo tempo. Sarebbe bello poterla incontrare per raccontarle dal vivo cosa vuol dire vivere nella nostra condizione.  Non ci abbandoni dietro ai "protocolli" che ingabbiano e rendono ancora più dura la nostra vita.  Grazie mille".

 

 

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