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Il maltempo lascia una scia di distruzione in Sicilia. Continuano le ricerche dei due dispersi

L'esondazione del fiume Verdura

PALERMO. Danni ingenti all'agricoltura, allagamenti, frane, strade invase da fango e detriti e chiuse e due dispersi. L'ondata del maltempo che ha colpito ieri la Sicilia ha lasciato una scia di distruzione. Due sono i dispersi uno a Sciacca e uno a Letojanni per i quali proseguono le ricerche.

Roberto Saccà, 74 anni risulta disperso a Letojanni da ieri pomeriggio durante il nubifragio che ha colpito la zona ionica del messinese. I militari dell'Arma stanno cercando l'uomo anche con l'aiuto di un elicottero e personale della Guardia Costiera ha iniziato le ricerche in mare.

L'uomo era alla guida di uno scooter durante il temporale e ha chiamato i familiari dicendo che per il maltempo non riusciva a tornare a casa. Da quel momento di lui non si hanno notizie. È stato ritrovato il ciclomotore ma dell'uomo nessuna traccia. L'uomo originario di Messina, commerciante conosciuto in città si trovava a Letojanni per aprire una nuova attività commerciale.

Continuano a Sciacca anche le ricerche di un allevatore di 60 anni, Vincenzo Bono, disperso da ieri nel comune termale dove si sono verificate alluvioni e frane. L'auto dell'uomo è stata ritrovata in località Muciare, nell'alveo di un torrente: era ridotta a una carcassa. Si ipotizza che la sua vettura sia stata travolta da una frana e trascinata dalla furia dell'acqua.

Intanto a Ribera si contano i danni: si parla di 30 milioni di euro nella produzione lorda vendibile del settore agrumicolo. È la prima stima, della Confederazione Italiana Agricoltori, sui danni procurati ieri dal maltempo in agricoltura a Ribera e nell'ampio comprensorio. Si perderà il 30 per cento della produzione del prodotto agrumicolo. Ci sarebbero danni per centinaia di migliaia di euro a strutture commerciali, ponti, strade e negozi anche nel Messinese.

Mentre secondo Coldiretti i danni sarebbero ancora più ingenti. Tra Ribera e Sciacca, afferma l'associazione,  in Sicilia stima la perdita del 50 per cento degli agrumi ma nell'Isola si contano coltivazioni di piante aromatiche totalmente distrutte e serre sdradicate. La situazione è gravissima soprattutto per la viabilità con molte aziende agricole che sono inaccessibili, tanto che sembra di essere tornati al medioevo. "Il sopralluogo dei tecnici e le denunce degli agricoltori stanno delineando un quadro devastante dal sud al nord del Paese", secondo la Coldiretti che stima in milioni di euro i danni provocati nelle campagne.

Coldiretti invita gli agricoltori che hanno subito danni a segnalare gli stessi presso gli uffici e quelli delle amministrazioni comunali in modo da consentire una prima mappatura delle aree e delle aziende colpiti.

Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, si sta recando a Sciacca e Ribera tra i comuni più colpiti dal nubifragio di ieri che ha provocato esondazioni di torrenti e frane. Crocetta effettuerà un sopralluogo con alcuni tecnici per valutare i danni e portare la solidarietà ai cittadini.

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