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Marocchino espulso, era imam supplente a Treviso

BRESCIA. "Con un'altra espulsione, nella tarda serata di ieri, è stato allontanato per motivi di sicurezza dello Stato con volo Fiumicino-Casablanca, un marocchino di 33 anni, segretario della Comunità islamica di Treviso e provincia, oltre che, in assenza del titolare, 'imam supplente'". Lo rivela il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, sottolineando l'attenzione che viene riservata a quegli esponenti religiosi che si dimostrano "ostili alle nostre tradizioni". "A partire dal 2015 - afferma Alfano - sono 12 gli imam espulsi. Complessivamente, dall'inizio del 2015, si contano 115 rimpatri forzati, dei quali 49 sono stati eseguiti nell'anno in corso".

Il marocchino aveva avviato nel 2013. Sposato con una connazionale dalla quale ha avuto tre figli. Era arrivato a Treviso nel 1998 e non si è mai reso protagonista di reati, esternazioni o episodi di estremismo religioso. Dopo quindici anni di vita nella città veneta, ha deciso di chieder la cittadinanza italiana. La domanda, secondo quanto si è appreso, era stata accettata, ma nel giorno in cui doveva completare l'iter della richiesta, che prevedeva appunto il giuramento sulla Costituzione, non si è presentato. La mancata presenza è stata ritenuta sospetta dalla polizia e la Digos ha voluto approfondire la questione.

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