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Stop all'emergenza in Sicilia: annullato l'accordo per il trasferimento dei rifiuti in Piemonte

TORINO. Emergenza rifiuti finita in Sicilia. La comunicazione è arrivata oggi dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, al governo nazionale: la Sicilia ha nelle sue discariche la capienza sufficiente a contenere i rifiuti prodotti nell'Isola.

Una comunicazione che chiude anche il rapporto con il Piemonte dove, fino a qualche giorno fa, sarebbe dovuta finire la spazzatura prodotta siciliana. Una decisione, presa dal ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti che, a dire il vero, non era mai piaciuta a Chiara Appendino, sindaca pentastellata di Torino.

"Abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere che l'inceneritore non sia la soluzione al problema dei rifiuti, ovunque essi siano prodotti. Rimaniamo quindi perplessi e preoccupati", era stata la reazione del Movimento 5 Stelle, ribadita in Consiglio comunale dall'assessore all'Ambiente, Stefania Giannuzzi.

"Non vedo che differenza possa fare la provenienza geografica di questi rifiuti", aveva ribattuto Chiamparino. La Regione Piemonte aveva infatti risposto positivamente alla richiesta del governo di gestire una parte dei rifiuti della Sicilia. E, dopo le verifiche tecniche del caso, aveva dato la propria disponibilità a riceverne 15 mila tonnellate.

La questione adesso viene chiusa anche dall'assessore regionale all'Ambiente piemontese, Alberto Valmaggia: "Il ministro Galletti - ha affermato - ci ha detto che il governatore Crocetta ha sospeso la richiesta di emergenza".

Sulla questione è intervenuto anche Crocetta: "Siamo disposti a cedere al Comune di Roma la quota di rifiuti che noi avremmo dovuto smaltire a Torino. Poiché noi abbiamo risolto da soli i nostri problemi la Appendino dia una mano alla Raggi". Insomma se la veda il Movimento 5 Stelle.

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