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I racconti dei roghi sul web: "Così abbiamo salvato i bimbi". "Addio casa dopo tanti sacrifici"

PALERMO. Il day after è una giornata di sfogo e di conta dei danni. Dopo gli incendi che hanno messo in ginocchio mezza Sicilia c’è chi ha perso la casa, chi elogia lo sforzo di tutte le forze messe in campo per spegnere i roghi e chi attacca i piromani. Sul web c'è tutto questo.

C'è chi ha scritto alla pagina Facebook del Giornale di Sicilia inviando foto e scrivendo messaggi e tanti i post nelle bacheche private come quello di Chiara che racconta i momenti di panico a Monreale e la disperata fuga con i bambini di un asilo: “I bambini dell'asilo adiacente al nostro deposito sono stati tratti in salvo dai carabinieri, dalle maestre, dai vicini, da mio padre, da mia madre e da me! Una cinquantina di creature terrorizzate che abbiamo salvato facendo una catena umana grazie anche all'intervento di una mia amica che ne ha caricati diversi in macchina, e una volta tirati fuori da quell'asilo in cui dovevano essere al sicuro, abbiamo cercato di tranquillizzarli dentro il nostro magazzino dandogli acqua e il sostegno morale di cui avevano bisogno! Un bambino in lacrime mi ha detto ‘Adesso muoio?’ Una scena che non dimenticherò mai. Bambini che urlavano,genitori in preda al panico che cercavano i figli, altri che chiamavano al cellulare chiedendoci se i loro bambini fossero da noi! Un carabiniere, che dovrebbe essere premiato, per salvare l'ultimo rimasto dentro la scuola ha spaccato un vetro a mani nude!” .
C'è disperazione nelle parole di Mauro che ha scritto un commento su Gds.it: “Ieri per me e la mia famiglia è stato un giorno terribile, abbiamo una villa a Cinisi. Non è rimasto più nulla, tutto bruciato, non siamo riusciti a fermare il fuoco, abbiamo fatto di tutto grazie anche al aiuto delle forze dell’ordine ma niente era troppo tardi, abbiamo perso tutto. Una casa costruita piano piano con i risparmi di tutta la famiglia”.

Gigi invece ha scritto all'indirizzo di posta elettronica [email protected] per raccontare i momenti di panico: “Un incendio in un terreno nei pressi di via Mango, questa sera ha minacciato le abitazioni. Qualche metro di distanza separava le fiamme alte dai ‘bomboloni’ di gas delle abitazioni. I vigili del fuoco hanno domato le fiamme e messo in sicurezza l'area”.
Mentre su Twitter Giovanni Moscuzza scrive un’amara considerazione: “Ma poi rimangono desertificazione, dissesto del territorio e responsabilità politiche – scrive - prevenire incendi dolosi sarebbe la premessa contro la desertificazione e il dissesto idrogeologico, le frane”.

Mentre Clara Rinchiuso scrive dalla zona delle Madonie: “È mattino, aria ancora irrespirabile, ettari di vegetazione distrutti, animali intrappolati dal fumo e dalle fiamme, sacrifici della gente andati persi, cuori a pezzi, ansie, paure. Oggi si contano tutti i danni che siano materiali, naturali e morali! Un grazie enorme va a tutti coloro che si sono messi a disposizione, a chi è stato in mezzo alle fiamme tutto il giorno con qualsiasi mezzo per cercare di spegnerle, anche se il nemico vento tante volte è stato più forte. Possiamo sperare solo che non succeda più e sperare che l’uomo si renda conto di tutto ciò e non distrugga quello di più caro e importante abbiamo nella terra”.

Attacchi ai piromani che avrebbero appiccato la maggior parte dei roghi e Carmelo Adamo sottolinea: “La Sicilia dovrebbe vivere di turismo ma se questi criminali rovinano il territorio, è finita!".

Il day after è anche quello dei gruppi che nascono su Facebook dove tanti si dicono indignati, feriti, sofferenti ed arrabbiati.

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