
STRASBURGO. Le donne in Italia continuano a incontrare «notevoli difficoltà» nell'accesso ai servizi d'interruzione di gravidanza, nonostante quanto previsto dalla legge 194 sull'aborto.
L'Italia viola quindi il loro diritto alla salute. Lo ha affermato il Consiglio d'Europa, pronunciandosi su un ricorso presentato dalla Cgil. L'Italia discrimina medici e personale medico che non hanno optato per l'obiezione di coscienza in materia di aborto. Lo afferma il Consiglio d'Europa, accogliendo un ricorso della Cgil e sostenendo che questi sanitari sono vittime di «diversi tipi di svantaggi lavorativi diretti e indiretti».
A rendere problematico l'accesso all'aborto, secondo Strasburgo, sono tra l'altro una diminuzione sul territorio nazionale del numero di strutture dove si può abortire e la mancata sostituzione del personale medico che garantisce il servizio quando un operatore è malato, in vacanza o va in pensione. A individuare i problemi sul tappeto è stato il comitato europeo per i diritti sociali del Consiglio d'Europa, nella decisione sul ricorso presentato dalla Cgil contro l'applicazione della legge 194. Il comitato ha rilevato che le strutture sanitarie «non hanno ancora adottato le misure necessarie per rimediare alle carenze nel servizio causate dal personale che invoca il diritto all'obiezione di coscienza, o hanno adottato misure inadeguate». È la seconda volta che il comitato arriva alla conclusione che l'Italia non sta rispettando quanto stabilito dalla legge 194.
4 Commenti
vali
11/04/2016 11:56
Io sono contro l'aborto quindi consiglio a queste donne di stare più attente (tranne in caso di violenza)a fare figli x poi ucciderli...Non si da tanta importanza alla vita umana così...
Maurizio
11/04/2016 12:35
Molti considerano l'aborto un diritto della donna, nessuno però si pone il problema del diritto del nascituro (che di certo non aveva chiesto di venire su questa terra e ben che mai in quella pancia tanto ingrata!). Esistono tanti modi per poter portare a termine la gravidanza e poi magari non riconoscere il piccolo. In Italia ci sono migliaia di famiglie che desidererebbero quel piccolo "non desiderato". Ormai si va ad abortire allo stesso modo di andare a fare una passeggiata. Non si pone alcun rispetto alla vita umana però, siamo tutti animalisti e vegani. Vergogna, vergogna, vergogna!
vali
11/04/2016 14:10
Hai super ragione Maurizio
freddy
11/04/2016 16:44
Strano questo mondo: si grida contro la pena di morte per i colpevoli e si massacrano gli innocenti prima che nascano! Europa ipocrita!