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In Sicilia via all'abbattimento dei cinghiali anche in aree protette

Già pronto il piano dell'ente parco Madonie, «si inizierà a metà settembre», dice l'assessore Barresi. Il M5S: «Perché mai attuati i programmi di cattura?»

L'assessore regionale all'Agricoltura, Sara Barresi

PALERMO. Anche nei parchi e nelle zone protette si potranno abbattere i cinghiali. La legge approvata dall'Ars lo scorso 11 agosto, dopo la morte di un uomo attaccato sulle Madonie da un branco di suidi, è in vigore dopo la pubblicazione di ieri in Gazzetta.
Adesso gli enti che gestiscono le aree protette dovranno presentare alla Regione i piani di abbattimento selettivo, relativi cioè alla sola specie in sovrannumero e che crea pericoli.
L'Ente Parco delle Madonie ha già presentato il proprio piano che attende solo il via libera dell' Ispra, l' Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. «L' operazione potrebbe partire a metà settembre» ipotizza l'assessore regionale Sara Barresi.
Il piano presentato da Pizzuto prevede l' utilizzo di personale specializzato per ridurre il numero dei suidi. Saranno schierati guardie venatorie provinciali e forestali autorizzati. «Contiamo di arruolarne all'inizio una sessantina» dice Angelo Pizzuto, alla guida dell' Ente Parco. Anche i proprietari dei terreni avranno l' autorizzazione ad abbattere i suidi.

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