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Il pilone sarà rimosso: i lavori potrebbero durare degli anni

Tecnici al lavoro, monitorata la seconda corsia

PALERMO. Il pilone dell'autostrada Palermo-Catania investito da una frana dovrà essere rimosso; i lavori potrebbero durare anni. È l'indicazione venuta dal sopralluogo dei tecnici all'altezza del viadotto Himera, chiuso in entrambi i sensi di marcia. Il pilone si è spezzato alla base e, inclinandosi, si è adagiato sull'altra campata. La rimozione della struttura è perciò giudicata una misura preliminare per ricostituire le condizioni di sicurezza e riaprire il traffico su una sola carreggiata.

Sulla seconda campata i tecnici hanno posizionato apparecchi rilevatori in grado di segnalare anche piccoli spostamenti. L'entità degli interventi è tale da essere prolungata nel tempo. I lavori di ripristino potrebbero durare qualche anno e non riguarderanno solo la campata ma anche il tratto della statale 120 Scillato-Caltavuturo dove si è verificato l'ultimo movimento lungo la frana aperta dieci anni fa. La strada si è abbassata e a valle si è formata una voragine.

Da questa mattina tecnici dell'Anas e della Protezione civile partecipano a un sopralluogo. Si stanno valutando i danni e le conseguenze del movimento in vista della possibilità di riaprire almeno una delle due carreggiate, qualora non siano state pregiudicate le condizioni di sicurezza del viadotto. La chiusura del tratto tra Scillato e Tremonzelli ha diviso in due la Sicilia perché il traffico viene deviato sulla statale 120 Caltavuturo-Cerda pure interessata da frane e cedimenti. I disagi sono così pesanti che l'assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pizzo, ha chiesto la proclamazione dello stato di emergenza. Lo stesso Pizzo è presente al sopralluogo con il professor Giovanni Tesoriere della facoltà di Ingegneria dell'Università Kore di Enna e con gli amministratori di Caltavuturo.

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