
SCILLATO. Un pilone al chilometro 61 ha ceduto sulla Palermo-Catania tra Scillato e Tremonzelli. L'autostrada è stata chiusa per consentire ai tecnici dell'Anas di eseguire sopralluoghi. A provocare il cedimento del pilone del viadotto Himera è stata la frana di Caltavuturo che ha fatto muovere il viadotto in entrambe le due carreggiate tra il chilometro 57 e 58. Al momento del cedimento fortunatamente non si trovavano a transitare mezzi ma numerosi automobilisti sono rimasti bloccati nel tratto di strada coinvolto.
Chiuso per una frana un tratto della Palermo-Catania in entrambe le direzioni vicino allo svincolo di Scillato. Il movimento franoso ha in interessato il versante a monte della carreggiata Palermo-Catania dell'autostrada A19 al chilometro 57, a 500 metri dallo svincolo di Scillato. Il movimento franoso ha coinvolto almeno tre pile del viadotto ‘Imera’, una delle quali si è inclinata determinando un forte spostamento dell’impalcato nella direzione della carreggiata, in direzione Palermo. Il fenomeno potrebbe non essersi esaurito e, per tenerlo sotto controllo, è stato immediatamente disposto un sistema di monitoraggio degli spostamenti della struttura per valutare anche l’eventuale interessamento della carreggiata adiacente, in direzione Palermo, che sino ad ora non appare interessata da alcun dissesto.
L'autostrada A19, quindi, al momento rimane chiusa nel tratto compreso tra Scillato e Tremonzelli, in entrambe le direzioni. Tecnici e personale dell’Anas sono sul posto anche per garantire la gestione della viabilità.
Il fenomeno franoso ha anche interessato la strada provinciale 24, nel tratto adiacente all’autostrada, che rimane anch’essa chiusa al traffico.
Per i mezzi leggeri in direzione Catania è istituita l'uscita obbligatoria a Buonfornello, proseguendo sulla SS120 fino a Tremonzelli; mentre per i mezzi pesanti è indicato il percorso sull'autostrada A20, in direzione Messina. In Direzione Palermo, è istituita per tutti i veicoli l'uscita obbligatoria a Tremonzelli. Salvatore Fazio
La frana era in movimento da dieci anni. Era seguita dai tecnici della Provincia di Palermo, ma non sarebbe mai seguito uno studio geologico. Adesso la frana di 900 metri è scesa fino ai piloni dell’autostrada facendone spostare uno che si sarebbe adagiato all’altra corsia. Drammatica la situazione per quanti devono raggiungere Catania. “Ci vorrà almeno un’ora in più per raggiungere Catania – dicono alcuni residenti a Caltavuturo – Le strade provinciali e statali della zona sono tutte franate in questi mesi di pioggia. E dunque sarà più complicato”. Per questo motivo i mezzi pesanti per raggiungere Catania dovranno percorrere la Palermo Messina e arrivare da qui al capoluogo etneo.
LA REGIONE. «Sono in costante contatto con il presidente Crocetta per quello che è accaduto sull'autostrada Palermo-Catania. Abbiamo chiesto al Governo nazionale lo Stato d'emergenza». Ad affermarlo è Giovanni Pizzo, assessore alle Infrastrutture della Regione siciliana. «La situazione - aggiunge - è veramente grave. Non sono le strade a cedere, sono le nostre montagne che stanno crollando a poco a poco. Oggi un fronte franoso di un chilometro è sceso a valle, colpendo un pilone dell'autostrada Palermo-Catania. Quello che sta accadendo in Sicilia è drammatico. Sono gli effetti del cambiamento climatico: la montagna d'acqua che quest'inverno si è abbattuta sulla nostra regione è probabilmente la causa dei dissesti che si stanno verificando. Non si tratta di assolvere qualcuno, e toccherà ai tecnici stabilire le cause e - se ci dovessero essere - le eventuali responsabilità. Ma è chiaro che siamo di fronte a un'emergenza da affrontare con estrema serietà».
12 Commenti
Pietro
10/04/2015 18:36
Le autostrade siciliane cadono a pezzi. piloni che cedono, ponti che crollano, guard rail mancanti, asfalto logoro e pieno di buche, segnaletica orizzontale assente, gallerie al buio e cantieri di pochi metri interminabili, siamo da paese del terzo mondo, complimenti ai nostri politici...!!!!!!
paolo
10/04/2015 19:14
Soldi che servirebbero per il territorio e chissà a chi finoscono.....
tanino
10/04/2015 22:32
........daiii forza, nominiano degli esperti, una bella società partecipata, un bel consozio, una taske force,
ninni
10/04/2015 22:39
La soluzione è a portata di mano. Basta creare una specie di Reset, Rap, Lsu, Gesp e tutto è appostoooo.
salvatore
12/04/2015 09:45
Infatti
Giuseppe
10/04/2015 23:07
E poi dicono che dobbiamo andare a votare!!!! Ma che fanno i nostri politici??? Stanno a guardare con le mani........in tasca!!! Complimenti Sicilia, ci stanno prendendo tutto, quasi da paese arretrato......
ocrim
11/04/2015 00:01
Tra diedi anni staremo ancora parlando di è la responsabilità... e l'autostrada sarà ancora chiusa... che tristezza!
Gino
11/04/2015 07:41
Parlare di qualcuno che l'anno appeso in testa giù è apologia, ma... queste cose non esistevano, anzi, esistono ancora intatti, palazzi, ponti, strade ecc.
Enzo
11/04/2015 16:41
ma che dici, ocrim e tutti gli altri, avete visto il video? gli operai sono già al lavoro, martelli pneumatici, caschi e voila, sarà riaperta prima dell'inagurazione dell'Expo.
Giuseppe
12/04/2015 21:47
Complimenti Enzo, Fin quando ci sono persone come Lei, la ns. amata terra, cadrà a pezzi. Nel 2015 si crede ancora alle barzellette!!! Bhoooooo.....
rosario
11/04/2015 07:46
chi deve fare manutenzione sulle strade, pulire le cunette per lo scolo acque piovane, certamente l'utente,mentre il personale impiegato sta guardare xchè solamente con lo sguardo già lavora
claudio
11/04/2015 09:50
mi piacerebbe ascoltare oggi ancora qualche esperto di climatologia che tempo fa parlava di prossima desertificazione del sud Italia e della Sicilia.Le frane hanno origine dal cambiamento climatico anche in queste regioni. In Sicilia è piovuto quasi ininterrottamente per due mesi.
Stefano
11/04/2015 14:20
Sono scappato dalla Sicilia tanti anni fa emigrando, topo tanti anni vedo con nostalgia una terra bellissima ancora peggio di come l'avevo lasciata; Poveri noi Siciliani in mano alla solita gente che negli anni ha solo cannibalizzato un intera generazione, per i giovani dico: abbiate coraggio, cambiate paese perché starete meglio.
Pietro
11/04/2015 19:19
Sarebbe opportuno potenziare il trasporto ferroviario sulla Palermo - Catania con Treni Regionali Veloci
Antonino
12/04/2015 03:32
Non dimentichiamo che per fare Palermo Catania e viceversa via Messina bisognerà pagare il pedaggio, della serie oltre al danno la beffa.
salvatore
12/04/2015 09:44
Stato di emergenza :-) :-) :-) :-) :-) ma se quando vi mandano i soldi invece di pagare quell`esercito di dipendenti investiteli sul territorio.Vergogna se non mandate tutti quei fannulloni a casa i soldi non vi basteranno mai.Comunque continuate a fare debiti per pagarli povera sicilia.