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Individuato il bambino di nove anni scomparso a Brescia: si trova in Spagna con il padre

Christian sarebbe stato d'accordo col genitore di andare con lui

ALICANTE. E' stato individuato venerdì sera in Spagna Christian Fernandez, il bambino di 9 anni scomparso da Brescia giovedì sera. Il piccolo era stato prelevato ai giardini dal padre spagnolo e portato a casa di questo ad Alicante. Christian era d'accordo col genitore di andare con lui. Il bambino in Spagna era stato affidato al padre, ma due anni fa era stato portato in Italia dalla madre cubana, che per questo era stata indagata per sottrazione di minore dalle autorità spagnole.

Una decina di minuti al parco, a giocare con altri bambini. Poi, il nuovo marito di Lisette Santa Cruz, cubana di 31 anni, Christian Lanzani si è dovuto allontanare per portare delle medicine a sua madre e lei per telefono l'ha rassicurato: «Arrivo subito».  Quando ha raggiunto il parco di via Berardo Maggi, alla periferia di Brescia, distante poco più di un chilometro dalla loro abitazione, la mamma, invece, non ha più trovato il bambino. Prima l'ansia nel cercarlo freneticamente nei dintorni, poi la disperazione di non trovarlo e la decisione di rivolgersi alle forze dell'ordine che, coordinate dalla Prefettura, hanno predisposto il piano di ricerche nel caso di scomparsa di minori, con la partecipazione di vigili del fuoco e operatori della Protezione civile.

Lisette, due anni fa, aveva lasciato Alicante per andare a vivere a Brescia, dove si era ricostruita una vita con Christian da cui ha avuto anche una bambina che ora ha un anno.  Lo spagnolo è introvabile e, anche se non sentiva l'ex moglie da tempo, è probabile che avesse raccolto informazioni presso persone che vivono ad Alicante e con cui la cubana è rimasta in contatto. La pista famigliare è avvalorata dallo stesso Lanzani che, prima di essere sentito in Questura, aveva mostrato una certa calma: «Sicuramente non si è allontanato da solo. Rimaniamo tranquilli e siamo speranzosi che l'allarme rientri».  Gli investigatori della Squadra Mobile di Brescia sono ovviamente obbligati a prendere in considerazione ogni ipotesi ma la pista dei minori contesi, di cui la cronaca è dolorosamente costellata di episodi, sembra quella più concreta. Così come sono obbligate le persone impegnate nelle ricerche a non tralasciare alcuna segnalazione: poliziotti, provenienti anche da Milano, vigili del fuoco e il personale della Protezione civile si sono concentrati nei parchi di Brescia. Sono state le numerose segnalazioni di cittadini che credevano di aver visto il bambino a portare lì i soccorritori, anche con i cani. Senza, però, trovare riscontri

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