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Roma, Marino: "Stop alla donna-oggetto nei manifesti pubblicitari"

“Sarà proibito d’ora in poi nel comune di Roma, nella capitale d’Italia, utilizzare il corpo della donna, nelle affissioni pubblicitarie, associandolo all’idea di oggetto o di commercio”

ROMA. Stop alla pubblicità sessita, parola del sindaco Ignazio Marino. “Sarà proibito d’ora in poi nel comune di Roma, nella capitale d’Italia, utilizzare il corpo della donna, nelle affissioni pubblicitarie, associandolo all’idea di oggetto o di commercio” ha detto il primo cittadino questa mattina, nel corso della cerimonia di consegna del “Premio immagini amiche”, promosso dall’Unione donne in Italia e dall’ufficio in Italia del Parlamento europeo, che si è tenuto presso l’auditorium del museo dell’Ara Pacis alla presenza della presidente della Camera Laura Boldrini.

L’emendamento al piano regolatore degli impianti pubblicitari, che contiene anche il divieto di poster e cartelloni con contenuti che incitano alla discriminazione delle donne, risale alla scorsa estate.  ”La stiamo attuando adesso con le nuove gare per la vendita da parte del Comune dei nuovi spazi pubblicitari” spiega Marino. “Gli spazi potranno essere venduti a chi li acquisterà soltanto rispettando i principi che abbiamo indicato nella delibera del luglio 2014. Quindi non potrà esserci il corpo di una donna associato a un oggetto utilizzato in maniera sessista o addirittura associato a immagini di violenza”.

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