PALERMO. Un gruppo di sindacalisti e lavoratori ha occupato i locali dell'assessorato regionale all'Economia per protesta contro le norme della manovra finanziaria. L'iniziativa proprio mentre il governatore Rosario Crocetta sta incontrando a Palazzo D'Orleans i sindacati della funzione pubblica che hanno già proclamato lo sciopero dei regionali per il 20 marzo.
Malgrado i due giorni di sciopero già proclamati dai sindacati per martedì e venerdì, sono infatti passate in giunta tutte le norme che tagliano i privilegi dei regionali rispetto agli statali. È il cuore della Finanziaria targata Crocetta-Baccei, che ha preso il largo verso l’Ars, dove dovrebbe essere approvata entro fine aprile.
La norma di maggiore peso equipara dal 2016 le pensioni regionali a quelle degli statali eliminando, per chi ancora ne usufruiva, la quota di assegno che si calcola col più vantaggioso metodo retributivo (tarato sull’ultima busta paga e non sui contributi versati). È una misura che riguarda i 7.500 dipendenti assunti prima del 1986, che non erano stati colpiti dai tagli del 2003. Coinvolti anche i dipendenti di Istituti regionali d’arte e professionali, scuole materne e sussidiarie.
La perdita sarà del 20% (mediamente 600 euro lorde al mese) ma se questo personale opterà per il prepensionamento, perderà solo la metà. Il risparmio frutto dell’equiparazione al sistema statale non è stato calcolato ma è stimato fra i 50 e 100 milioni all’anno.
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